Guardando s’impara: “i neuroni specchio”
- PSICOLOGIA
- 7 Maggio 2016
La meditazione non si può insegnare, si possono dare dei suggerimenti, delle linee guida, e l'Occidente ha sempre guardato questa pratica dell'Estremo Oriente con secolare strabismo.
La perseveranza nel karate è una qualità fondamentale che coinvolge la dedizione continua e la determinazione nell'affrontare le sfide sia fisiche, sia mentali.
Primo articolo introduttivo a uno studio sulle capacità di reazione nella pratica del karate, in cui si è seguito anche un particolare protocollo di allenamento somministrando a due gruppi di praticanti in età evolutiva uno specifico allenamento di quattro mesi. Un test finale ha misurato i tempi di reazione e le eventuali variazioni.
Quando il sensei chiama il mokusō, spesso i principianti si trovano impreparati a questo momento inconsueto che, invece, è e risulta prioritario nel Karate.
Meditare non richiede talento o dono particolare, ma volontà e coraggio. È dialogo e confronto con se stessi e col mondo.
La pratica del Mokusō nel karate, ci aiuta a liberare la mente sia dalle influenze esterne, sia da sabotaggi e ammutinamenti interni.
Un approccio personale e innovativo all’Hata Yoga, caratterizzato da un vasto uso di attrezzi.
Praticare karate ci dà la possibilità di applicarci per poi affrontare la vita (studio, lavoro e relazioni personali) con un sistema (metodo) e con strumenti che si affinano nel tempo.
La performance sportiva e il ruolo del mental coach nella pratica del karate.
Il karate, soprattutto lo Shotokan tradizionale, insegna a gestire la paura per gradi, graduando il numero delle difficoltà del kumite.
Come valutiamo gli individui e quale approccio adottiamo nel fornire il nostro supporto nel dojo?
Nel processo educativo e psicologico di un bambino che pratica il karate è di vitale importanza fornire comfort e un senso di sicurezza, per prepararlo a sviluppare la capacità di cambiare prospettiva rapidamente in base alle persone che ha di fronte.
Sia le arti marziali sia lo yoga sono discipline antiche che hanno attraversato secoli e confini culturali, adattandosi e trasformandosi in risposta ai cambiamenti sociali e culturali.
Yoga e arti marziali, due discipline che forniscono numerosi benefici per la prevenzione e il recupero di malattie e lesioni ossee.
Nel karate gli esami sono solo e semplicemente una prova, un'occasione, per migliorare le proprie attitudini o limarne altre non idonee.
Il movimento spiraliforme ha un duplice vantaggio sull’efficacia del gesto marziale.
Un processo di crescita intenzionale, responsabile e creativo, dove non bisogna darsi per vinti se si vuole raggiungere quello a cui si aspira.
Nel frequentare le lezioni nel Dojo, non è possibile pensare a una persona che sta nel mondo scevra da qualsiasi dimensione psicologica che non influisca anche sul modo in cui vive la pratica.
L’ascolto del mondo interno del bambino che ci viene affidato è alla base di quella dinamica di fiducia che si instaura a piccoli passi tra il maestro e il praticante.
Tirare fuori il talento di un atleta non significa farlo vincere, ma aiutarlo a raggiungere il suo pieno potenziale.
L’intelligenza emotiva di tratto è un aspetto che si è definito negli ultimi anni ed è una caratteristica che mette in evidenza le differenze individuali.
Le donne devono iniziare a pensare che possono difendersi, che hanno la capacità di difendersi.
L’adolescenza è quel periodo dell’età evolutiva di passaggio tra la pubertà e l’età adulta, un periodo di grandi cambiamenti che nell’attività sportiva sconvolgono lo schema corporeo.
Nel Karatedo ogni gesto, ogni tecnica, ogni movimento, durante la sua pratica diventano strumento di comunicazione, il più delle volte inconsapevole, del nostro mondo interiore.
Il Parinama Yoga, di cui il Maestro Baleotti è fondatore, rivisita le posizioni della tradizione.
Un insegnante dovrebbe assegnare un significato psico-emotivo ai “sintomi” e alla storia del praticante.
Esaminiamo alcuni degli aspetti fondamentali per un approccio globale nella preparazione dell'atleta alla gara.
Al teatro Jenco di Viareggio dimostrazioni di karate e interventi di professionisti su temi legati a questa disciplina.
Il karate, a differenza di molti sport, è una disciplina che abbraccia il praticante per tutta la sua vita e lo accompagna nella sua crescita fisica e mentale.
Restasse al mondo anche solo un praticante di arti marziali o yoga, le sue posizioni basterebbero per connettere ogni aspetto dell’universo.
In questo kata è evidente come diverse tecniche siano diventate più sofisticate, in sintonia con lo sviluppo tecnico del praticante.
Disgiungere la crescita psicologica da quella fisica significa non riconoscere il fondamentale ruolo di “messa a punto” insito nella disciplina del Karate-do.
Nel quarto kata della serie Heian, ci sono nuove tecniche che dovrebbero essere praticate più intensamente.
Provo un forte disappunto nei confronti degli insegnanti Yoga. Ammiro moltissimo, invece, gli insegnanti di arti marziali.
Il karateka che si appresta a studiare questo Kata è già stato messo a confronto con tecniche doppie nell’Heian nidan, ma qui l’impegno è maggiore.
Chi pratica Arti Marziali e Yoga con amore e passione riesce a incarnare queste tre qualità ogni istante della sua vita.
La mindfullness prende sempre più piede nelle tecniche di rilassamento e di terapie, ma è veramente la soluzione di tutte le afflizioni?
Il ruolo benefico di tutte le pratiche fisiche dotate di valenza spirituale è generato, oltre che dai contenuti educativi e morali, dallo stato attentivo del praticante, capace di operare una completa sintesi di corpo-mente-spirito.
L’allievo non ancora esperto, che padroneggia il primo kata, si confronta con un livello tecnico molto più elevato quando si appresta a studiare l’Heian Nidan.
Presenza mentale e consapevolezza del corpo sono la via regale per l’espansione di tutte le nostre capacità.
Il corpo ha preso forma nella dimensione virtuale e la comunicazione digitale ha permesso che il dojo prendesse forma nella mente.
Dopo una pratica di molti anni bisogna fare attenzione a non cadere nella trappola dell’arroganza trascurando la pratica del primo dei kata Heian dello Shotokan.
Have you ever meditated while performing a karate parade? A parade can represent an awareness of inner afflictions.
L’integrazione che lo Yoga insegna è questa: vivere nel mondo insieme agli altri, conoscendosi sempre più a fondo, per reintegrarsi continuamente e meglio.
Tanti suggerimenti pratici e le attenzioni da tenere presenti per delle efficaci lezioni a distanza.
Oggi le tecniche di visualizzazione mentale sono entrate a far parte delle metodologie di allenamento al pari di molte altre pratiche.
È assurdo accapigliarsi e criticare il divenire di un’arte marziale o dello yoga: è un prodotto dell'evoluzione dei tempi.
La disciplina non s’impara, si coltiva! Non è una qualità o una virtù con cui siamo nati, è una scelta da sviluppare e rinegoziare ogni giorno.
Arti marziali e yoga permettono di lavorare su tendenze posturali e motorie complete ed equilibrate.
La disciplina dell’arte marziale è praticare il Dōjō Kun a “piedi nudi”, capire il senso profondo di “karate ni sente nashi”.
Yoga e arti marziali richiedono di superare costantemente difficoltà che sono uno dei motori fondamentali per lo sviluppo personale.
Alleanza e Amore incondizionato ai piccoli pazienti oncologici sul tatami della vita: hajime!
Scopriamo come la pratica dello Yoga permette di migliorare le performance, raggiungere una pienezza di vita e il flow.
In esclusiva presentiamo il primo breve video della nuova serie di lavori di Fiore Tartaglia.
La creatina può migliorare la nostra intensità, rendendo il nostro corpo disponibile ed energico.
Idratarsi correttamente è un elemento fondamentale per ascoltare e legittimare i segnali del nostro corpo.
Per un’evoluzione anche dal punto di vista atletico in questo articolo si considerano le specialità di kata e kumite sotto il profilo della preparazione atletica.
Ora che si avvicina la “fase 2”, ora che siamo chiamati a un ulteriore sforzo di adattamento, dovremo “esserci”. Per i praticanti di karatedo significa restare in zanshin.
Stiamo vivendo una corsa contro il tempo “fuori”, un viaggio lento, ricco di minuziosi passi, “dentro”.
Le donne hanno voglia di tornare a esser donne nella loro integrità e nella bellezza di poter vivere libere.
È necessario essere consapevoli che il nostro KI lo attingiamo dall'ambiente, come quando il M° Shirai dice di attingere energia dal pavimento come le radici delle piante.
Grazie alla sinergia tra psicoterapia e Karatedo, ecco come intervenire positivamente su un paziente anche con diagnosi di depressione.
Un viaggio verso la fragilità umana, nella sua accezione positiva, come possibilità di ottimizzare la comprensione dei propri modi di esserci e di relazionarsi.
In uno spazio condiviso tra istruttori, alcuni suggerimenti per l'insegnamento di tecniche di karate.
L’aiuto ergogenico può essere necessario anche nel karate agonistico o nella pratica dell’atleta Master.
Nel ciclo di vita che sta dietro un bambino che sceglie di praticare karate c’è una famiglia che, in punta di piedi, entra nel Dojo.
Se è il vostro momento per liberarvi, preparatevi dunque, perché il Karate vi porterà esattamente a quello…
Trasmissione psichica e bagaglio tecnico vanno di pari passo nel consolidamento del legame tra maestro e allievo.
Nel karate l’”avversario” può essere strumento di addestramento delle capacità comunicative non-verbali e in parte anche para-verbali.
“Sentirsi” 1° dan è avere la cintura nera nella mente e la cintura bianca nello spirito.
L’Alga Spirulina Platensis è utile per migliorare anche le performance dei karateka quando la resistenza aerobica è la base.
I vantaggi della N acetil cisteina e della Curcuma longa Meriva per la salute degli sportivi.
Praticare il Wu Wei significa raggiungere un dato scopo attraverso il non-impegno, lasciando che tutto fluisca.
I fantastici 3 antiage per gli sportivi: Acido Alfa Lipoico, Acetil Carnitina, L Carnosina
Cos’è un’emozione? Per il praticante di karate è un ostacolo o una risorsa? “Respirare” le emozioni nel karate-do.
Miyamoto Musashi diceva: “Se sguaini la spada devi essere interiormente pronto a uccidere l’avversario”.
La pratica del Karate, se è prolungata nel tempo ed è intensa, provoca un aumento dello stress ossidativo cellulare.
Come dicono i monaci Shaolin, l’attenzione ci conduce a una conoscenza profonda, fino a “essere” il momento.
La pratica marziale permette di apprendere dei principi alla base del vivere in equilibrio e in armonia con se stessi e l’Universo.
Il praticante che sceglie di indossare il karategi diventa carta di riso sui cui il maestro versa i suoi colori e il “do” crea il karateka.
Scopri le 3 condizioni basilari della pratica per imparare a lasciare fluire liberamente il KI o QI.
Proviamo a rispondere alla domanda: chi è un Maestro?
Nel karatedo sappiamo utilizzare il “vapore che si eleva cuocendo il riso”?
Curiosità, voglia di fare, concentrazione, non devono mai mancare dopo tanti anni di studio e pratica nella Scuola del M° Shirai.
Nel karatedo la dimensione corporea è via privilegiata di accesso e di dialogo con la nostra interiorità.
Chi si allena in modo regolare deve controllare l’infiammazione cronica e lo stress ossidativo cellulare.
Se il nostro avversario si fa prendere dalla rabbia, mantenere la calma diventa la nostra arma migliore. (Miyamoto Musashi)
“La circolarità virtuosa” del sistema Dojo, dove il corpo ascolta e la mente sente.
È in certi momenti duri e difficili, quando lasceresti perdere, che decidi chi vuoi essere!
Se quando proviamo dolore le nostre emozioni vanno fuori controllo, esse si impadroniranno della nostra mente e non saremo più in grado di agire.
Gli adolescenti, così forti e così fragili! Sanno volare… finché non cadono.
Resilienza, protezione e rischio. La fragilità dei bambini è grande!
Il vero zanshin è un enorme oceano senza fondo con un’energia latente pronta a espandersi.
Per un intervento educativo che sia professionale bisogna partire da queste domande: Perché? Come? Con chi? Dove? Quando?
Tutti noi portiamo il dono e il peso di alcune fragilità.
Dopo anni di pratica, ho ancora lo stesso stato d’animo entusiasta nell’affrontare la lezione di karate?
Il M° Rocco ci aiuta a determinare esecuzione, studio, interpretazione e valutazione del Kata.
Analisi dei bisogni dei soggetti in fase di sviluppo e metodi per soddisfarli. Conferenza del prof. Valter Durigon a Treviso, 14 gennaio 2017
Un’indagine su 120 bambini rivela motivazioni e personalità dei piccoli praticanti di KarateDo.
Quando l’allievo dice al maestro di karate: “Non voglio più praticare!”...
Emozioni - Quante sono? Che cosa sono? Quale ruolo hanno nella crescita e come sono condizionate nel nostro sviluppo?
Le qualità e il carattere di una persona sono insiti e innati o sono fortemente condizionati dall’ambiente in cui si cresce?
Insegnare non è facile, spesso sottovalutiamo il modo come approcciamo chi viene da noi per imparare.
Strategie di apprendimento: per un piccolo karateka è meglio imparare da un Maestro cintura nera o da un fratello più grande cintura blu?
In una società dove l’immagine è tutto proviamo a non accontentarci dell’etichetta. Il Karatedo diventa portatore di valori e strumento di evoluzione umana.
L'arte della mano vuota è riuscita sinora a evitare l’impatto del doping fra i suoi praticanti. Ma alla luce degli ultimi sviluppi antecedenti le Olimpiadi in Brasile, c'è motivo di preoccuparsi?
Utilizziamo al meglio le qualità dell’elastico e diventerà un valido alleato nella nostra preparazione sportiva.
Iperattività, disattenzione, impulsività, disturbi di apprendimento, dell’umore e dello spettro ansioso e disturbi della condotta. Data l’importanza, per i giovani allievi, dei temi trattati al Convegno di Ostia, condividiamo alcuni degli abstract introduttivi.
Più veloci, più potenti, più combattivi e più precisi nelle tecniche grazie all'allenamento col sacco importato dalla boxe.
Sembra magia, ma è una scoperta delle neuroscienze: i neuroni attivati nell’esecutore di un’azione sono attivati anche nell’osservatore. Osservare un gesto tecnico, nel Karate, nell’Autodifesa femminile e non solo, è fondamentale per l’apprendimento.
La bioenergetica è l’espressione della personalità in funzione della capacità energetica dell’individuo, che si estrinseca attraverso la produzione di forza vitale, la respirazione, il metabolismo e l’energia del movimento, tutte funzioni basilari della vita. Attraverso la qualità, la quantità e la modalità d’uso di questa energia, l’individuo interagisce col resto del cosmo.
Grazie ad alcuni studi sappiamo che possiamo educare il nostro cervello alla felicità.
Continuiamo a insegnare karate come 50 anni fa, forse, ci vogliono degli aggiornamenti.
Affermare i propri diritti e sapersi difendere, nel dojo come nella vita, è una componente fondamentale del benessere.
In palestra o nella vita quotidiana, culturalmente sembrano ancora le donne le maggiori vittime del senso di colpa.
Perché dovrei scegliere di mangiare solo cibo crudo? Sentiamo il parere di un dottore e maestro di karate.
Il praticante di Karate potrebbe aver bisogno di ricontattare la sua natura, la sua verità, il suo corpo e la sua energia.
Ma tutte quelle ‘sopra i 30 e sotto i 50’, dove sono? Tutte a casa a stirare?
Colui che si incammina alla ricerca dell’hara si muove verso l’interno, per essere sinceramente e finalmente se stesso.
Non possiamo accedere all’hara e alla sua energia, se il nostro respiro è bloccato.
Secondo il M° Kase due punti importanti per sviluppare un Karate efficace.
Tutte le virtù e i benefici di albicocche, angurie, ciliegie & co.
Durante la pratica le spalle sono spesso rigide o contratte, diamo un significato psicosomatico e dei suggerimenti per il miglioramento.
Le 20 REGOLE del Dott. Cembran per stare bene, conciliando cibo e attività fisica.
Per un’alimentazione il più possibile consapevole conosciamo meglio dei nutrienti basilari per la nostra salute.
“Scendere” nel corpo significa provare a non utilizzare il corpo, ma ad andarci dentro, ad abitarlo.
Con che occhi entro nel dojo? Che cosa vedo durante un kata e quale esperienza visiva ho nel kumite?
Parliamo di alimentazione guidati dal maestro Enrico Cembran che, attraverso la sua esperienza di medico dentista, ci fornirà consigli e spunti utili per un maggiore benessere.
Nelle rigidità e nelle tensioni muscolari croniche sono spesso bloccate le nostre emozioni rimosse.
Una buona consapevolezza di ciò che accade intorno a noi ci permette di ridurre le possibilità di essere aggredite di sorpresa.
L’ autodifesa femminile va oltre l’apprendimento di tecniche di antiaggressione implica positività interiore, valore di sé, sicurezza nel diritto di auto-etero-protezione, fiducia nel sapersi difendere.
Le 6 motivazioni alla base di un adulto che pratica Karate sono ricche e articolate.
I piccoli atleti e i loro genitori, le gare e il rapporto col maestro… Poi però crescono e diventano degli adolescenti con una propria identità in evoluzione.
Il Karate, per gli obiettivi psico-fisici che si pone, diversi da quelli di altri sport, dovrebbe essere insegnato a scuola. Aiuterebbe anche disturbi e patologie.
Insegnare Karate ai bambini e agli adulti è la stessa cosa? Si usa lo stesso metodo? Un bravo praticante sarà un bravo maestro? Vediamo insieme risposte e suggerimenti.
Sono chiare e determinate le cause della depressione? Non definitivamente, ma si pensa sia dovuta a una combinazione di fattori genetici, ambientali e psicologici.
Per un atleta in piena forma è utile fare un esame appropriato della funzionalità dell'apparato locomotore.
In un articolo del 2009 la parola in Italia suonava ancora nuova… Oggi, purtroppo, è orrendamente all’ordine del giorno.
Parliamo di osteoporosi - L’attività fisica e la pratica del karate aiutano il mantenimento della massa ossea.
La sindrome premestruale: un malessere comune a molte donne… Ma se ce l’avessero gli uomini non è che avrebbero già trovato la soluzione?
“La tecnica deve essere definitiva: solo allora essa dà valore al Karate” - Hidetaka Nishiyama.
Quale tipo di coordinazione utilizziamo e come stimolarla nei piccoli praticanti.
Da che cosa dipende il successo di una prestazione sportiva?
Perché un atleta sviene? Vediamo insieme sintomi, precauzioni e primo soccorso.
Consigli e suggerimenti per minimizzare i rischi cardiovascolari nella pratica.
L’importanza della flessibilità nella pratica del karate.
Per gli sportivi preservare le articolazioni è fondamentale ed è bene conoscere gli esercizi mirati.
Primo articolo introduttivo a uno studio sulle capacità di reazione nella pratica del karate, in cui si è seguito anche un particolare protocollo di allenamento somministrando a due gruppi di praticanti in età evolutiva uno specifico allenamento di quattro mesi. Un test finale ha misurato i tempi di reazione e le eventuali variazioni.
Praticare karate ci dà la possibilità di applicarci per poi affrontare la vita (studio, lavoro e relazioni personali) con un sistema (metodo) e con strumenti che si affinano nel tempo.
La performance sportiva e il ruolo del mental coach nella pratica del karate.
Il karate, soprattutto lo Shotokan tradizionale, insegna a gestire la paura per gradi, graduando il numero delle difficoltà del kumite.
La creatina può migliorare la nostra intensità, rendendo il nostro corpo disponibile ed energico.
Idratarsi correttamente è un elemento fondamentale per ascoltare e legittimare i segnali del nostro corpo.
L’aiuto ergogenico può essere necessario anche nel karate agonistico o nella pratica dell’atleta Master.
L’Alga Spirulina Platensis è utile per migliorare anche le performance dei karateka quando la resistenza aerobica è la base.
La meditazione non si può insegnare, si possono dare dei suggerimenti, delle linee guida, e l’Occidente ha sempre guardato questa pratica dell’Estremo Oriente con secolare strabismo.
Quando il sensei chiama il mokusō, spesso i principianti si trovano impreparati a questo momento inconsueto che, invece, è e risulta prioritario nel Karate.
Meditare non richiede talento o dono particolare, ma volontà e coraggio. È dialogo e confronto con se stessi e col mondo.
La pratica del Mokusō nel karate, ci aiuta a liberare la mente sia dalle influenze esterne, sia da sabotaggi e ammutinamenti interni.
Associazione Culturale KarateDo
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