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L’azione antiossidante nella pratica del Karate (Parte 1)

L’azione antiossidante nella pratica del Karate (Parte 1)

La pratica del Karate, se è prolungata nel tempo ed è intensa, provoca un aumento dello stress ossidativo cellulare.

La pratica sportiva del Karate, specialmente se effettuata a livello agonistico – ma vale anche a livello amatoriale –, se è prolungata nel tempo ed è intensa, provoca un aumento dello stress ossidativo cellulare.
Lo stress ossidativo cellulare è una condizione in cui avviene una produzione di radicali liberi (molecole o atomi che contengono un elettrone spaiato nella loro orbita esterna) che supera la produzione di difese antiossidanti, divenendo causa d’invecchiamento precoce e di danno alle strutture cellulari, sia connettivali (tendini, muscoli, legamenti, cartilagini ecc.) sia organiche.

Si consiglia vivamente di abbondare nell’uso di verdura, frutta e di spezie, quali il curry, lo zenzero, il peperoncino ecc.

I RADICALI LIBERI
La produzione di radicali liberi è un processo normale dell’organismo nella produzione energetica, dove i nutrienti (carboidrati, grassi e proteine) vengono trasformati in energia all’interno dei mitocondri, le centraline energetiche dove avviene questo processo (ciclo di Krebs e fosforilazione ossidativa). Se la trasformazione dei nutrienti è corretta e avviene in presenza di ossigeno (fase aerobica) si produce energia (sottoforma di ATP) H2O, CO2 e calore; circa il 95% della trasformazione in energia dei substrati energetici avviene in questo modo.
Una piccola parte, circa il 5%, di questa trasformazione dà comunque luogo ad alterazioni dell’ossigeno utilizzato durante la pratica intensa e questa percentuale aumenta proporzionalmente alla durata e all’intensità dello sforzo.
Il primo radicale libero che si forma si chiama superossido anione, in quanto ha un elettrone in più. Questo radicale libero cercherà quindi di cederlo dove può, come ad esempio ai grassi polinsaturi delle membrane cellulari, danneggiandole.

LE DIFESE ANTIOSSIDANTI
Questa situazione di solito viene bloccata da un enzima intracellulare il superossido dismutasi (zinco/rame e manganese dipendente) che si combina con il superossido anione formando acqua ossigenata H2O2, una molecola comunque altamente reattiva in grado di danneggiare le strutture delle membrane cellulari.
L’acqua ossigenata, se supera una certa quantità, può creare danni all’organismo. Ad esempio l’acqua ossigenata si può legare al ferro dando origine alla reazione di Fenton che provoca la formazione del radicale idrossilico, OH. Una temibile sostanza che ha poche sostanze endogene in grado di neutralizzarla(Nadh, Melatonina). Se il corpo sta bene in salute, allora all’interno della cellula intervengono altri due enzimi: la Catalasi e la Glutatione perossidasi che trasformano l’acqua ossigenata in due innocue molecole d’acqua.

I MIGLIORI ANTIOSSIDANTI PER GLI SPORTIVI
Gli sport si possono dividere in 2 categorie distinte:
aerobici (bicicletta, jogging, corsa lunga, nuoto, golf ecc.) dove il carburante principale è il glicogeno prima e, successivamente, il grasso;
anaerobici, di velocità e potenza nel breve periodo (gara di karate, pesistica, scatti veloci ecc.), dove il carburante per i primi secondi è l’ATP muscolare, poi il creatin fosfato e infine il glicogeno.
Negli sport misti si usano questi 3 carburanti.
Gli sport aeorobici di media o lunga durata (dai 45 min. in su) producono progressivamente sempre più radicali liberi, mentre gli sport di alta intensità e breve durata producono acido lattico, il quale aumenta l’infiammazione che libera radicali liberi.

La produzione di radicali liberi è un processo normale dell’organismo nella produzione energetica.

Vista la grande quantità di antiossidanti presenti in natura, soprattutto nella dieta a basa vegetale, si consiglia vivamente di abbondare in verdura, frutta e nelle spezie, quali il curry, lo zenzero, il peperoncino ecc.; se l’attività non eccede in durata (più di 45 minuti) e in intensità (gare o allenamenti intensi), la dieta può essere più che sufficiente se, come suddetto, abbondiamo in frutta, verdura, spezie e usiamo bevande antiossidanti quali il the verde.
Se si desidera aumentare il tempo della performance e/o l’intensità, soprattutto quando si avanza con l’età (minor sintesi enzimatica), conviene utilizzare in maniera personalizzata – in base all’età, al tipo di sport, alla durata, al clima ecc. – degli integratori e, visto il consistente numero di sostanze presenti nel mercato, è meglio selezionare integratori che possano essere multifattoriali.

Nel prossimo articolo vedremo alcuni degli integratori più importanti.

 

Parte 02, Parte 03

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