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L’Intelligenza Emotiva di tratto: l’impatto emotivo nell’agonismo

L’Intelligenza Emotiva di tratto: l’impatto emotivo nell’agonismo

L’intelligenza emotiva di tratto è un aspetto che si è definito negli ultimi anni ed è una caratteristica che mette in evidenza le differenze individuali.

Per raggiungere alti livelli di prestazione sportiva occorre programmare sugli atleti un lavoro che tenga conto sia della preparazione fisica, sia del controllo delle emozioni.
Se da una parte la preparazione atletica di un individuo è un argomento che bene o male un allenatore riesce a gestire e ad adattare ai propri atleti, in base a età e condizioni fisiche, dall’altra parte viene tralasciato per noncuranza o mancanza di tempo l’impatto emotivo che un allenamento pesante o una gara stressante possono avere sull’atleta.
Parliamo di “intelligenza emotiva di tratto”, cioè della capacità di una persona di percepire con precisione le emozioni, di valutarle e di esprimerle. La conoscenza di questo aspetto, che fa parte della personalità di un individuo, aiuta sia l’atleta sia l’allenatore a costruire un programma di allenamento più adeguato e personalizzato sul soggetto.

Parliamo di “intelligenza emotiva di tratto”, cioè la capacità di una persona di percepire con precisione le emozioni, di valutarle e di esprimerle.

L’intelligenza emotiva di tratto è un aspetto che si è definito negli ultimi anni ed è una caratteristica che mette in evidenza le differenze individuali. Da questo punto di vista nasce la necessità di diversificare i metodi di lavoro su ogni atleta, dandogli gli strumenti necessari per riconoscere e gestire stati d’animo che potrebbero influire negativamente su una singola prestazione o su un’intera carriera sportiva.
Com’è possibile quindi intervenire su questo aspetto?
L’intelligenza fa parte della personalità, capire l’intelligenza emotiva di un atleta ci permette di conoscere le sue potenzialità e come allenarlo anche nell’elaborare e nel gestire le emozioni.
La parte emotiva dell’atleta è senza dubbio la più difficile su cui intervenire, pensare di cambiare la personalità di un individuo è una strada che non porterebbe ad alcun risultato. È possibile però, da parte dell’allenatore, rendere consapevole l’atleta delle proprie capacità, di interagire con le proprie emozioni, di saperle riconoscere e di saperle utilizzare a proprio vantaggio.

È un percorso lungo che parte dalla conoscenza di sé stessi, fino a riuscire a trasformare la negatività in positività, a ridurre il peso dell’ansia sui movimenti, ad accettare situazioni di disagio o di stress, generando da esse emozioni che influiscano positivamente sulla prestazione sportiva.
Se avete ancora dubbi su quanto questo argomento possa influire sulle prestazioni sportive e sulla vita quotidiana, considerate che l’intelligenza emotiva di tratto è in relazione con felicità, benessere, coping (strategie di resilienza) e capacità di stare sulle cose concrete. È un indicatore di benessere e salute mentale.

Alti livelli di intelligenza emotiva predicono:

  • Minore stress e ansie nella pressione della vita quotidiana. Escluse chiaramente alcune condizioni estreme in cui ci si può trovare.
  • Correla negativamente con comportamenti dannosi: un maggior livello di intelligenza emotiva porterà ad essere meno soggetti a comportamenti dannosi (alcool, fumo e autolesionismo).
  • Correla positivamente con comportamenti salutari (dieta e attività fisica).
  • Promuove relazioni sociali e familiari soddisfacenti (leadership, cooperazione e performance lavorativa).

Infine, con alti livelli di intelligenza emotiva:

  • Si è più ottimisti.
  • Si è meno influenzati da situazioni frustranti.
  • Si gestisce meglio la frustrazione e si è più capaci a governare le emozioni negative.

È un percorso lungo che parte dalla conoscenza di sé stessi.

Esistono questionari che consentono di misurare l’intelligenza emotiva di tratto, permettendo di capire la natura soggettiva del percepire e gestire le emozioni. Senza addentrarsi troppo e perdersi fra tabelle e questionari, potete fare affidamento sulla vostra esperienza e sulla conoscenza dei vostri allievi: un insegnante che allena gli stessi atleti da diversi anni è in grado di valutare le differenti capacità di intelligenza emotiva di ogni atleta.
È importante mettere l’allievo nelle condizioni di riconoscere le proprie capacità di identificare e gestire le emozioni, per costruire un percorso sportivo individuale che tenga conto di questo aspetto.

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