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La frutta estiva in un’alimentazione consapevole

La frutta estiva in un’alimentazione consapevole

Tutte le virtù e i benefici di albicocche, angurie, ciliegie & co.

L’alimentazione – subordinatamente (nell’ordine) alla respirazione e all’introduzione d’acqua – è una delle attività insopprimibili di ogni essere vivente, nel senso che, senza respirare, bere e introdurre nutrienti nelle giuste quantità e proporzioni, prima o poi si muore. È dimostrato però che, mentre senza aria in pochi minuti si muore e senza acqua in pochi giorni, senza cibo, specie se ben nutriti, si può resistere molto a lungo, talvolta molte settimane (a patto di poter respirare e bere).
Mentre al giorno d’oggi è francamente difficile, almeno nei paesi cosiddetti industrializzati, rilevare reali casi di iponutrizione o addirittura mancanza di nutrizione, negli stessi è facilissimo reperire casi di ipernutrizione o addirittura di obesità, casi cioè in cui l’abbondanza di cibo assunto (o la sua “manipolazione” costantemente effettuata con scopi discutibili) abbinata a pessimi stili di vita, primo fra tutti la sedentarietà, comporta uno stato di patologia permanente che sconfina ben oltre il semplice “disagio estetico”, precipitando in uno stato di malattia compulsiva alimentare, con annessa sindrome (insieme dei sintomi di una malattia). Peraltro, ambedue questi ultimi stati sono facilmente identificabili per l’evidenza estetica, mentre un’infinità di altre patologie rimane mascherata anche per moltissimo tempo, portando spesso ugualmente alla morte. Avvenimento collegato direttamente, talvolta anche indirettamente, alla carente (o assente!) o all’eccessiva introduzione di talune sostanze contenute naturalmente e, nel caso dell’eccessiva introduzione, aggiunte negli alimenti anche a nostra insaputa.

Con questi approfondimenti, oltre agli altri miei articoli, vorrei aiutare chi legge a migliorare il proprio livello di salute.

Da qui la necessità di un’assoluta consapevolezza alimentare per ottenere, mantenere o recuperare un buon livello di salute dell’organismo, fra l’altro impegnato in una continua battaglia con gli inquinanti ambientali e… spirituali, primo fra tutti lo stress eccessivo.
Con questi approfondimenti, oltre agli altri miei articoli, vorrei aiutare chi legge  a migliorare il proprio livello di salute solo selezionando ed, eventualmente, introducendo nella dieta quotidiana alcuni alimenti inaspettatamente ricchi di sostanze di fondamentale importanza, ma a volte assenti dalle tavole per difficoltà di reperimento o spesso solo per pigrizia mentale.
Nei miei articoli tratterò di sostanze, alimenti, spezie e integratori alimentari, senza un ordine preciso, spesso secondo la stagione, in ogni caso con un interesse spiccato per la prevenzione delle patologie degenerative, tumorali e per il benessere dello sportivo in generale. Buona lettura!

Albicocca
Fra le moltissime qualità benefiche delle albicocche, ci sarebbe una grossa capacità antitumorale della vitamina b17 (laetrile/amigdalina) contenuta purtroppo nel nocciolo della stessa. La vitamina b17 sembrerebbe sprigionare acido cianidrico che è un veleno, anche se, a livello scientifico è in corso una diatriba sull’entità del problema, che sicuramente in futuro verrà chiarito. Indipendentemente da tutto ciò, le albicocche contengono grandi quantità di vitamina A e discrete di vitamina C che, oltre ai noti effetti anti radicali liberi, antiossidanti ed ematochimici (controllo di glicemia e colesterolemia), possono contribuire al buon funzionamento del tessuto connettivo e quindi del corpo in generale.
Contengono notevoli quantità di fibre, contribuendo al buon funzionamento dell’intestino e al bilanciamento del metabolismo, quindi, al controllo del peso. Come per altri alimenti ricchi di vitamina A, può aiutare a prevenire malattie degenerative degli occhi, quali la degenerazione maculare della retina e la cataratta.
Il notevole contenuto di ferro e rame, la rendono capace di stimolare la formazione dell’emoglobina, la proteina contenuta nelle cellule del sangue deputate al trasporto dell’ossigeno (globuli rossi) e dell’anidride carbonica. Le due vitamine, agendo sul metabolismo del tessuto connettivo, possono migliorare e/o collaborare a mantenere la buona salute della pelle.

Anguria
Oltre a essere un frutto ricchissimo d’acqua, perciò un ottimo diuretico, contiene moltissima vitamina C, Beta Carotene e Licopene, sostanze antiossidanti che in sinergia aumentano il loro potere, risultando utilissime nella prevenzione dei tumori e nella regolazione dell’infiammazione tessutale. In particolare, la vitamina C attiva i linfociti di tipo T nella risposta alle infezioni. Contenendo alte concentrazioni di vitamine B (B1 e B6), che intervengono nei processi di utilizzazione dell’energia e di minerali come il Magnesio e il Potassio, l’anguria risulta un ottimo alimento per gli sportivi, per la reintegrazione dell’energia e dei minerali dispersi con l’elevata sudorazione. La presenza contemporanea di alcune sostanze di cui sopra è responsabile del miglioramento della parete arteriosa normale, soprattutto se affetta da arteriosclerosi.
Oltre all’azione diuretica, alcuni aminoacidi contenuti nell’anguria determinano rilassamento della parete vascolare e il tutto porta a un abbassamento della pressione sanguigna.
Da ultimo, la Luteina contenuta contribuisce a prevenire alcune malattie degenerative dell’occhio, la cataratta e la degenerazione maculare della retina.

Banana
Frutti ricchissimi di fibra, le banane aiutano naturalmente a mantenere in buono stato di salute l’intestino e ad abbassare l’assorbimento di grassi dalle sue pareti.
Altro nutriente contenuto in grandi dosi è il potassio, ione utilissimo nel controllo del funzionamento dei tessuti muscolari e in generale del cuore e delle pareti contrattili arteriose, risultando un ottimo rimedio nonché fattore preventivo nei confronti di crampi muscolari, ipertensione arteriosa e, in ultima analisi, nel controllo dell’arteriosclerosi, dell’infarto miocardico e dell’ictus cerebrale. Partecipando il potassio al fine equilibrio della pompa sodio/calcio/potassio (che regola gli scambi di membrana delle cellule), risulta utilissimo nell’antagonizzare i nefasti effetti delle diete tipicamente ipersodiche del mondo occidentale e industrializzato. Se si considera che, l’elevato contenuto di sodio dell’organismo può essere smaltito solo con ulteriore perdita di calcio con l’urina a livello renale, ecco che una sostanza in grado di proteggere le ossa dal depauperamento di calcio, necessario per la dispersione di sodio urinario, diventa fondamentale. Naturalmente il consiglio è di ridurre sistematicamente e drasticamente le aggiunte di sodio, il sale da cucina, nella dieta (tra l’altro, utilizzando il normale sale del commercio, non utilizziamo nemmeno la sostanza prevista dalla natura, ma un derivato pesantemente manipolato e impoverito dalle industrie alimentari…).
Altro effetto devastante di quanto sopra è a carico della coagulazione del sangue e, come già spiegato, della contrazione muscolare…
L’ottima funzione regolatrice del metabolismo del calcio si manifesta anche nel fatto che le banane contengono elevati livelli di zuccheri definiti frutto oligosaccaridi, sostanze probiotiche in grado di nutrire i batteri della parete intestinale che in questo modo producono ottimamente enzimi in grado di migliorare l’assunzione del calcio dalla parete intestinale come di molte vitamine e altri nutrienti. Naturalmente sono un eccellente aiuto nel contrastare le perdite di potassio che avvengono in caso di diarrea. Risultano ottime nei casi di iper secrezione gastrica, promuovendo la formazione e l’ispessimento dello strato di muco presente sulla parete gastrica. La frutta e la verdura in generale, ma le banane in particolare, soprattutto nel sesso femminile risultano ottimi inibitori della trasformazione tumorale del tessuto renale. Contiene grandi quantità di Vitamina b6, che da sola presiede a qualcosa come un centinaio di reazioni chimiche del corpo animale ed essendo idrosolubile viene automaticamente espulsa attraverso i reni in caso di sovradosaggio. Tanto per citare, serve nella replicazione del DNA, nella regolazione della sintesi dei carboidrati, nella risposta immunitaria, nella salute del sistema nervoso centrale, nella regolazione della risposta infiammatoria…
Prediligete le banane “tigrate”, quelle cioè con macchie scure, perché più ne hanno, più contengono il TNF, una molecola (Tumor Necrosis Factor), in grado di ostacolare la crescita neoplastica.

Nei miei articoli tratterò di sostanze, alimenti, spezie e integratori alimentari, senza un ordine preciso, spesso secondo la stagione.

Ciliegie
Sono considerabili alla stregua di farmaci antinfiammatori stante l’elevatissima concentrazione di antociani, fenoli per l’appunto in grado, riducendo e modulando la risposta infiammatoria dei tessuti, di indurre notevoli effetti anti degenerativi e antitumorali.
Aiutano nel controllo dell’artrite, della quantità di colesterolo “cattivo” presente nel sangue, quindi nel controllo del peso corporeo, della pressione circolatoria e di nuovo della risposta infiammatoria, dunque in tutti quei fattori predisponenti il cancro.
La loro funzione anticancerosa si esplica anche in maniera diretta, attraverso sostanze antiossidanti come la cianidrina, l’acido ellegico d altre ancora che, presenti contemporaneamente, esaltano tale caratteristica.
Sempre le antociani e di cui sopra, migliorano la memoria agendo a livello del sistema nervoso centrale. Contenendo un’elevatissima quota di beta carotene, risultano utilissime per la salute degli occhi.
Da ultimo, contengono melatonina, l’ormone che fisiologicamente regola il sonno negli animali, con ciò risultando utili in alcuni casi d’insonnia.

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