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L’unità di corpo e mente

L’unità di corpo e mente

Arti marziali e yoga permettono di lavorare su tendenze posturali e motorie complete ed equilibrate.

I meccanismi neurali e cognitivi che ci consentono di percepire con i sensi e di muoverci nel mondo, sono gli stessi che creano il nostro modo di pensare e i nostri sistemi concettuali. Detto in altri termini, i circuiti del cervello che utilizziamo per agire e interagire con la realtà materiale, sono gli stessi che utilizziamo per pensare.
Nei bambini il movimento del corpo nelle fasi della crescita è essenziale per sviluppare muscoli, ossa, nervi, tendini. Nello stesso identico modo si sviluppano memoria, linguaggio, schemi di apprendimento. I neuroni motori guidano anche il nostro senso di auto consapevolezza, un sano senso di sé e della propria immagine.

Il modo in cui pensiamo e ciò che pensiamo sono letteralmente modellati dal corpo.

Quindi, il modo in cui pensiamo e ciò che pensiamo sono letteralmente modellati dal corpo, ma funziona anche in senso inverso.
Se un bambino cresce in una famiglia che valorizza i suoi successi e lo incoraggia a mettercela tutta in tutto ciò che fa, la sua postura, i suoi gesti, il movimento saranno positivamente modellati. Quando dei genitori incoraggiano un bambino ed esprimono il loro affetto con frasi come “sei amato per quello che sei, non per ciò che fai”, il corpo stesso si mobiliterà per mettercela tutta e sarà tonico. Al contrario, un bambino che cresce in un ambiente maladattivo, in cui ciò che realizza è sottovalutato, avrà un torace incavato, braccia molli, respirazione corta. Perché il corpo rifletterà la voglia di “mollare tutto”.
Mobilitare energia sufficiente per rafforzare la fiducia in sé stesso e portare a termine un compito difficile non è facile per un adulto, figuriamoci per un bambino.

In tutti questi casi, per rinforzare le tendenze positive dei bambini o per risolvere i danni creati da un ambiente negativo, arti marziali e yoga sono il massimo delle attività fisiche e mentali.
Arti marziali e yoga permettono di lavorare su tendenze posturali e motorie complete ed equilibrate. La persistenza di queste tendenze, grazie all’esercizio e alla disciplina, consente di sostenere determinate credenze positive, cioè pensieri positivi. Si risolvono in questo modo distorsioni cognitive e fisiche che, a loro volta, contribuiscono a mantenere queste stesse credenze.
Rispetto agli sport tradizionali, arti marziali e yoga impegnano in maniera armonica e continua il corpo, il respiro, la mente, le emozioni. Per dire ancora con altre parole quanto detto sopra: se il corpo modella ragionamento e credenze, la nostra stessa capacità di autoriflessione, di conoscere le nostre menti, sarà limitata o sviluppata in maniera corrispondente all’influenza del corpo e a come lo utilizziamo.

Non esistono bambini difficili o iperattivi o cattivi. Esistono bambini traumatizzati.

Le emozioni stesse sono inseparabili dal corpo. Sia che siamo consapevoli o meno delle nostre sensazioni interne, esse contribuiscono alle emozioni e ne rappresentano il risultato. Se siamo arrabbiati lo sentiamo nello stomaco. Se prestiamo attenzione a quella sensazione ci arrabbiamo ancora di più.
Lo sa bene chi ha vissuto traumi: le posizioni del corpo rappresentano una reazione immediata alla situazione attuale. Quando poi il trauma diventa cronico, lo stato emotivo diventa pervasivo e la postura stessa si cronicizza.
Il dolore mentale diventa fisico; il dolore fisico ripresenta continuamente a livello emotivo il trauma passato. Il ciclo persiste e ci avviluppa in una spirale da cui non vediamo vie d’uscita. Ma non è così.
Non esistono bambini difficili o iperattivi o cattivi. Esistono bambini traumatizzati, sminuiti nelle loro capacità, incompresi. Questi sono destinati a diventare adolescenti complessati e adulti infelici che, a loro volta, generano nuove generazioni di infelici.

Yoga e arti marziali sono un connubio insostituibile di armonia, delicatezza, forza, resilienza, equilibrio. Tutte caratteristiche legate al movimento e alla mente. Quando poi a una famiglia che sostiene il bambino si aggiungono maestri e istruttori che aiutano il bambino a stare bene nel proprio corpo, l’effetto positivo si decuplica.
Yoga e arti marziali non contengono gli elementi di sfida e competizione presenti, ad esempio, a scuola o in altri sport. C’è un’autoriflessione continua e costante che un saggio insegnante sa guidare a misura dell’individuo. Privata del confronto con gli altri, questa autoriflessione espande i talenti e le capacità uniche e personali di ciascuno. Una cintura o un Dan sono una conquista personale e non il risultato della sconfitta di altri.
Il fatto che yoga e arti marziali siano praticate da secoli e rivestite da un’aura sacra, è il miglior riconoscimento dato, dalle generazioni che ci hanno preceduto e che ce le hanno trasmesse, al loro effetto terapeutico e formativo.

Una cintura o un Dan sono una conquista personale e non il risultato della sconfitta di altri.

Accogliere nella nostra epoca queste discipline è il miglior modo per compensare le storture e le violenze di un periodo difficile come quello che sta attraversando l’umanità.
Sono la migliore terapia psicologica e psicofisica per le conseguenze dannose di questo momento storico.
Sono il miglior strumento per educare tutte le generazioni e superare barriere che, prima di tutto, sono nei nostri cuori.

 

NOTA BIBLIOGRAFICA
  • Bessel Van Der Kolk, Il corpo accusa il colpo, Cortina editore.
  • Van Der Kolk-Mc Farlane-Weisaeth, Stress traumatico, Edizioni Magi.
  • Lanius-Vermetten-Pain, L’impatto del trauma infantile sulla salute e sulla malattia, Giovanni Fioriti Editore.
  • Francoise Dolto, L’immagine inconscia del corpo, RED edizioni.
  • Peter A. Levine, Somatic experience, Ubaldini editore.

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