728 x 90

L’eredità tecnica del Maestro Funakoshi – Parte 4

L’eredità tecnica del Maestro Funakoshi – Parte 4
Foto tratta da Karate-Do Ichiro (Karate il mio stile di vita), Funakoshi, 1956.

“Ryūkyū Kenpō Karate” la considero ancora una vera opera pioneristica, tuttora molto moderna. Ci dà l’idea di quello che era il Karate di Funakoshi così come lo aveva appreso a Okinawa.

Da alcuni mesi è iniziato il 2022, sono passati cento anni da quando il maestro Gichin Funakoshi, il padre dello Shōtōkan-ryū, pubblicò il suo primo libro Ryūkyū Kenpō: Karate / 琉球拳法唐手. Instancabile divulgatore di Karate nel Giappone continentale, Funakoshi è stato senza dubbio uno dei pionieri dell’arte più prolifici in assoluto in fatto di opere scritte.
Nell’anno del centenario dell’uscita di Ryūkyū Kenpō: Karate, ho deciso di pubblicare una mia informale traduzione di piccole parti del libro. Per quanto possibile, ho cercato di essere fedele al testo originale, tenendo conto del furigana che Funakoshi include spesso per la lettura di alcuni kanji (anche se questo porta a qualche pronuncia ritenuta oggigiorno scorretta).
Se non hai letto le prime tre parti, ti consiglio di farlo: 1, 2, 3.

I KATA
La sezione dedicata ai kata ha come titolo “Fondamentali e kata” [基本及び型 / kihon oyobi kata] e consta di una breve introduzione ricca di aspetti interessanti:

最初に基本練習として昭林流より「ピンアン」の初段。昭靈流より「ナイハンチ」の初段の二つを提出した、しかして何人にも直ぐ解るやうに全部挿繪を以て動作の變化を示した。次ぎに「唐手」としてー番變化に富み、尤も趣味ある即ち八人と戦ふの手として他の诸の手にも關係を有つてゐる「公相君」を全部挿繪で圖解した、これは昨年東宮殿下の台覧に供した名譽ある型である。

[Note: = , = , = , = , = ]

La sezione dedicata ai kata ha come titolo “Fondamentali e kata” [基本及び型 / kihon oyobi kata] e consta di una breve introduzione ricca di aspetti interessanti.

“Innanzitutto come pratica di base con la quale iniziare, presenterò il primo livello di Pin’an [ピンアンの初段 / Pin’an no Shodan] dello style Shōrin [昭林流 / Shōrin-ryū] e il primo livello di Naihanchi [ナイハンチの初段 / Naihanchi no Shodan] dello stile Shōrei [昭靈流 / Shōrei-ryū]; tuttavia, per facilitare la comprensione di chiunque, ho usato delle illustrazioni per mostrare tutte le transizioni dei movimenti [動作の變化 / dōsa no henka].
Poi, come [tipo di] Karate [唐手], ho illustrato l’intero Kūshankū [公相君 / Kōsōkun, è fornito il furigana くうしゃんくう / Kūshankū; benchè しゃん / shan non sia in giapponese una lettura valida del kanji , probabilmente Funakoshi si voleva rifare alla lettura Cinese, ossia xiāng], il più vario [in fatto di tecniche; letteralmente nel testo “ricco di transizioni/variazioni”] e il più interessante [趣味 / shumi] di tutti. Si ricollega a [關係 / kankei, “è in relazione con”] una moltitudine di altre tecniche marziali [/te] ed è un sistema marziale [/te] adatto per combattere contro otto persone.
Si tratta di un kata [, in questo caso col significato di “modello di combattimento”] prestigioso [名譽 / meiyo, d’onore], che è stato presentato l’anno scorso [cioè nel 1921] al principe ereditario durante la sua visita. [東宮殿下の台覧 / Tōgū denka no tairan; il testo si riferisce alla visita del principe ereditario Hirohito / 裕仁, avvenuta sul suolo di Okinawa il 6 marzo 1921]“.

L’iscrizione riporta 皇太子殿下御前演武記念, ossia “In memoria della dimostrazione di arti marziali [演武 / enbu] di fronte a Sua Altezza Imperiale, Il Principe Ereditario”.

La seconda riga riporta la data esatta dell’evento, 大正拾年參月六日 cioè “Il sesto giorno del terzo mese nel decimo anno Taishō” (6 Marzo 1921; si noti l’uso del formale /3 e /10 al posto dei canonici e ). Come si vede dall’immagine, è stato usato l’Inkan al posto dei kanji classici e la persona nell’ovale in alto a destra è Kihachiro Wada, che nel 1921 era il direttore dell’Okinawa Shihan Gakko. Funakoshi si trova in seconda fila, secondo da sinistra.
Notiamo immediatamente, sin dal titolo del paragrafo, che Funakoshi ci ribadisce senza alcun dubbio l’equivalenza Karate = Kata. Già nei suoi articoli del 1913 e del 1914 aveva definito i Kata come “tipi di Karate” [唐手の種類 / Karate no shurui], associandoli (anche in questo libro) a veri e propri sistemi marziali completi [/te]. Il titolo del paragrafo poi non lascia spazio a dubbi: i Kata costituiscono le fondamenta del Karate. Inoltre, il Maestro ci confessa implicitamente che il kata Kōsōkun / Kūshankū è il suo kata preferito: usa difatti il termine 趣味 / shumi che ha il significato di “gusto/preferenza”, anche se in questo contesto può essere tradotto in maniera più naturale come “il più interessante”.

Il kata Kōsōkun / Kūshankū: il tokui kata del maestro Funakoshi.

Tornando al libro in esame, la progressione didattica proposta da Funakoshi è la seguente:
ピンアン初段 / Pin’an Shodan (Shōrin-ryū)
ナイハンチ初段 / Naihanchi Shodan (Shōrei-ryū)
公相君 / Kūshankū (Shōrin-ryū)
ピンアン二段 / Pin’an Nidan (Shōrin-ryū)
ピンアン三段 / Pin’an Sandan (Shōrin-ryū)
ピンアン四段 / Pin’an Yondan (Shōrin-ryū)
ピンアン五段 / Pin’an Godan (Shōrin-ryū)
ナイハンチ二段 / Naihanchi Nidan (Shōrei-ryū)
ナイハンチ三段 / Naihanchi Sandan (Shōrei-ryū)
セーシャン / Sēshan (Shōrei-ryū)
パッサイ / Passai (Shōrin-ryū)
ワンシュウ / Wanshuu (Shōrei-ryū)
チントウ / Chintou (Shōrei-ryū)
ジッテ / Jitte (Shōrei-ryū)
ジオン / Jion (Shōrei-ryū)

Il kata Naihanchi Shodan: Funakoshi lo ha citato innumerevoli volte nel suo libro, soprattutto in relazione alle applicazioni pratiche.

Notiamo subito che tutti i nomi dei kata, tranne Kūshankū, sono riportati usando l’alfabeto sillabico katakana. Per quanto riguarda il kata Pin’an Shodan, la descrizione inizia col suo nome espresso in kanji 平安, pur fornendone il furigana ピンアン / Pin’an. È la prima volta in assoluto che il maestro Funakoshi si riferisce a questi kata usando gli ideogrammi: nel suo articolo del 1913 [唐手は武芸の骨髄なり], apparso sul quotidiano Ryūkyū Shinpō il 9 Gennaio 1913, Funakoshi cita queste forme usando ancora il katakana ピンアン / Pin’an.

Il kata Pin’an Shodan: la descrizione inizia col suo nome espresso in kanji 平安, pur fornendone il furigana ピンアン / Pin’an.

È la prima volta in assoluto che il maestro Funakoshi si riferisce a questi kata usando gli ideogrammi. Siamo quindi sicuramente in un momento di passaggio: sebbene il nome moderno 平安 con la relativa kun-yomi Heian comparirà negli scritti di Funakoshi solo a partire dal suo libro del 1935 (Karate-Dō Kyōhan), abbiamo la prova che già nel 1922 (cioè circa 15/16 anni dopo essere stati codificati e proposti nel sistema scolastico di Okinawa, per merito di Itosu) ci fosse l’idea di usare una dicitura più moderna (e sicuramente più accettabile dai giapponesi) per questi kata.
Sempre in riferimento alla lista dei kata presentati in Ryūkyū Kenpō Karate, essi corrispondono al sistema stilistico originale di Funakoshi (lo stesso che proporrà anche nei suoi due libri successivi), composto da 15 forme e tuttora adottato solo dallo Shōtōkai. I nomi moderni dei kata, cioè le diciture a cui si è più abituati in ambito Shōtōkan-ryū, compariranno al completo solo a partire dalla seconda edizione di Karate-Dō Kyōhan (1941). Nella fattispecie:

Ryūkyū Kenpō: Karate (1922)

Karate-Dō Kyōhan, 2nd ed. (1941)

Pin’an Shodan / ピンアン初段

Heian Nidan / 平安二段

Pin’an Nidan / ピンアン二段

Heian Shodan / 平安初段

Pin’an Sandan / ピンアン三段

Heian Sandan / 平安三段

Pin’an Yondan / ピンアン四段

Heian Yondan / 平安四段

Pin’an Godan / ピンアン五段

Heian Godan / 平安五段

Naihanchi Shodan / ナイハンチ初段

Tekki Shodan / 鉄騎初段

Naihanchi Nidan / ナイハンチ二段

Tekki Nidan / 鉄騎二段

Naihanchi Sandan / ナイハンチ三段

Tekki Sandan / 鉄騎三段

Kūshankū / 公相君

Kankū / 觀空

Sēshan / セーシャン

Hangetsu / 半月

Passai / パッサイ

Bassai Shodan / 拔塞初段

Wanshuu / ワンシュウ

Enpi / 燕飛

Chintou / チントウ

Gankaku / 岩鶴

Jitte / ジッテ

Jutte / 十手

Jion / ジオン

Jion / 慈恩

Con questo elenco si conclude la breve disanima del primo libro scritto da Gichin Funakoshi. Sono passati cento anni da quella data, ma la considero ancora una vera e propria opera pioneristica, tuttora molto moderna. Ci dà l’idea di quello che era il Karate di Funakoshi così come lo aveva appreso a Okinawa, ma non solo: fissa una luce, un faro, un punto di origine. Praticando nel presente e studiando il passato, siamo in grado di tracciare una linea e di vedere la direzione che stiamo seguendo: per continuare più spediti e convinti, o se necessario, per correggere il tiro della nostra pratica marziale.
Buon keiko a tutti.

PS: non a caso la parola keiko/稽古 significa “riflettere sugli antichi insegnamenti”.

Ti potrebbe interessare anche:

Articoli recenti

I più letti

Top Autori