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Stage interregionale ad Alzate Brianza

Domenica 03.07.2022 si è svolto uno stage interregionale organizzato dall’Onamikai del D. T. Simone Pontiggia, evento supportato da Comitato e Commissione Tecnica FIKTA Lombardia.

Di Simone Pontiggia

Domenica 3 luglio 2022 si è svolto ad Alzate Brianza (CO) uno stage interregionale organizzato dall’associazione Onamikai del direttore tecnico Simone Pontiggia. L’evento è stato supportato dal Comitato e dalla Commissione Tecnica F.I.K.T.A. Lombardia.
L’incarico della docenza è stato designato a due giovani istruttori e atleti ben noti al panorama federale, entrambi docenti dei rispettivi C.S.A.K. regionali: Stefano Zanovello (Hagakure Busto Arsizio) e Nicola Bianchi (JunkanDojo Viareggio).
Volevo alti contenuti tecnici, proposti col supporto di una ricca esperienza agonistica, presentati con la semplicità di chi li ha realmente appresi. Aggiungendo stima e amicizia che perdurano da tempo, ho puntato alto (altissimo) e li ho voluti protagonisti della mia iniziativa.
Bianchi è stato per gli ultimi anni capitano della Nazionale di Kata, collezionando i migliori traguardi possibili nelle competizioni F.I.K.T.A. e all’estero nei circuiti E.S.K.A. e W.S.K.A. Così come Zanovello, ancora titolare nella Nazionale di Kumite, campione italiano in carica e prossimo alla partenza per i Campionati del Mondo W.S.K.A. di Liverpool in programma a Settembre.

A dare ulteriore valore alla mattinata, hanno partecipato alcuni titolari della Nazionale Italiana FIKTA.

Una formula vincente già nei numeri: una sessantina di atleti si sono presentati nel periodo già prettamente vacanziero. Non sono mancati adulti amatori, agonisti seniores, tecnici e arbitri. È sembrato un allenamento interregionale del C.S.A.K. Un’idea, senza presunzione, “innovativa”, che riproporremo ampliandola ad altre regioni e coinvolgendo proprio i docenti dei C.S.A.K. regionali.
A dare ulteriore valore alla mattinata, hanno partecipato alcuni titolari della Nazionale Italiana FIKTA, atleti e atlete finalisti ai Campionati Italiani delle ultime edizioni, per tutti un evidente orgoglio allenarsi al loro fianco. Presenti gli Azzurri: Annalisa Casini, Alessandro Bindi, Francesco Rocchetti e Alberto Rocchetti.
La lezione è durata quasi tre ore, suddivisa in 3 parti: fondamentali di Kata, di Kumite e una lezione teorica sull’arbitraggio.

L’istruttore Bianchi ha aperto lo stage con uno studio incentrato sul corretto utilizzo delle anche mediante un kihon propedeutico delle principali parate. Gli esercizi sono stati sviluppati in un lavoro a coppia che, grazie all’utilizzo della propria cintura legata posteriormente a quella del compagno, favoriva la sensazione del kime. Un percorso che si è concluso con la prima parte del kata BassaiDai, tentando di ripercorrere quanto proposto.
A seguire è entrato in scena il M° Cesare Rocchetti (Shotokenshukai Caravaggio), arbitro e membro della Commissione Tecnica lombarda, coadiuvato dal M° Libero Michelini, membro del Comitato Arbitri F.I.K.T.A. Lombardia. Anche qui qualcosa di inconsueto: l’”arbitraggio presentato agli agonisti”. Una lezione molto semplice nella sua chiarezza, che ha proposto una parte dei programmi di valutazione arbitrale, le modalità di accesso all’area di gara (saluti e comportamenti), la posizione e il ruolo dei Fukushin, Sushin e Kansa, il metodo di votazione dei Kata a bandierine e a punteggio con rispettive decurtazioni personali e collegiali, e la gestualità più ricorrente dell’arbitro centrale rivolta agli atleti nel Kumite.

Anche qui qualcosa di inconsueto: l’”arbitraggio presentato agli agonisti”.

L’istruttore Zanovello si è occupato della parte conclusiva dello stage, proponendo inizialmente un kihon per rafforzare l’uso delle anche e dell’hikite, soffermandosi sull’ampiezza della tecnica in prospettiva del Kumite. Questo primo step è stato poi sviluppato tramite la strategia di go no sen con spostamenti lineari e laterali. L’esecuzione dello gyaku tsuki colpendo a mano aperta ha allenato la sensibilità del corpo e l’efficacia della tecnica. Successivamente è stata valorizzata la spinta dopo l’attacco senza indietreggiare, tramite la strategia di tai no sen.
Gli esercizi finali schiena contro schiena e il toccare un arto superiore o inferiore del compagno per dare iniziativa all’attacco, hanno avuto come obiettivo la reattività (distendendo gli animi con qualche sorriso sulle esecuzioni).
Il gruppo eterogeneo di giovani praticanti, agonisti, istruttori, maestri e di alcuni componenti della Nazionale italiana ha risposto con energia positiva, garantendo il successo di una giornata che ricorderemo con piacere.

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