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Il karate e le arti marziali oltre la tecnica – Parte 2

L’intervento formativo ha l’obiettivo di elevare la figura della donna nel contesto sociale di appartenenza attraverso l’impiego del Karate e del Judo.

Di Giuseppe Giardullo

Nella splendida cornice innevata di Lubiana, polo nevralgico della Slovenia, dal 21 al 24 gennaio di quest’anno si è tenuto il II meeting del Progetto Wonder M.arts, dove “Wonder” è l’acronimo di “Women Doing Karate and Judo are Empowered” e “M.arts” costituisce un diretto riferimento alle Arti marziali come strumento di educazione non formale.
Questa progettualità è stata finanziata dalla Commissione Europea e promossa dall’Associazione sportiva Heracles che è l’organizzazione capofila. L’intervento formativo, della durata di diciotto mesi, si pone l’obiettivo di elevare la figura della donna nel contesto sociale di appartenenza attraverso l’impiego del Karate e del Judo.

L’importanza dello sport e in particolare delle Arti Marziali per raggiungere un empowerment femminile.

Dopo il primo incontro, tenutosi in Italia in provincia di Salerno, la seconda mobilità è stata organizzata dai partners sloveni, con la missione di sviluppare le attività previste dal calendario che hanno riguardato una ricerca sul gender equality e sui diritti delle donne in Europa e nelle nazioni della partnerschip: Italia, Slovenia, Turchia, Grecia e Romania.
Il quadro emerso dimostra come, nonostante ci troviamo nel 2023, ancora molti devono essere i passi da compiere per appianare le disparità che le donne vivono in ambito lavorativo, sociale, culturale, economico e sportivo.
Il Presidente dell’Asd Heracles Alessandro Greco, intervistato, ha sostenuto l’importanza dello sport e in particolare delle Arti Marziali per raggiungere un empowerment femminile. Il movimento, secondo Greco, oltre a causare un effetto benefico sul corpo e sulla mente, permette d’implementare le competenze necessarie per affrontare al meglio la quotidianità, in particolar modo nei contesti rurali come quelli del sud Italia, dove le risorse bisogna crearle partendo da sé stessi.

I momenti di svago hanno permesso alle compagini europee di visitare e apprezzare lo stile barocco e l’Art Noveau della capitale slovena che, nel 2010, è stata insignita del titolo di Capitale Mondiale del libro e nel 2016 ha ricevuto il premio come Capitale verde europea.
Un altro momento cruciale ha riguardato la pratica in palestra del Karate e del Judo, Arti marziali che nel tempo (venute meno le esigenze difensive per cui sono nate) si sono evolute come strumento di educazione con l’obiettivo di far superare i propri limiti ai praticanti, accrescendo la fiducia verso sé stessi e rendendoli in grado di acquisire la consapevolezza del proprio potenziale in maniera da elevare le qualità umane.

Wonder M.arts: il progetto europeo sull’empowerment femminile attraverso le arti marziali.

Per queste ragioni le Arti marziali sono state valutate dalla Commissione Europea come un valido strumento da impiegare per raggiungere gli obiettivi di questa call. I progetti Erasmus Plus Sport sono caratterizzati dalla mobilità transfrontaliera dei partecipanti nei Paesi europei, in maniera da ampliare gli orizzonti e sviluppare, oltre la priorità specifica, anche quelle orizzontali del programma come rendere possibile la trasformazione e il cambiamento, aumentare la qualità del lavoro delle pratiche svolte e sviluppare al meglio le capacità delle organizzazioni coinvolte.
Il prossimo appuntamento si terrà nel mese di maggio 2023, nuovamente in Italia, dove si svilupperà un flash-mob durante il quale si dimostreranno le abilità acquisite nel corso delle attività locali a cui nel frattempo prenderanno parte le donne coinvolte, selezionate da ogni partners nelle rispettive realtà.

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