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“Samurai” porta i clubs a Ferrara

Foto di: Fotoagenzia HC / Gian Luca Teodorini e Federica Achilli

5-6 maggio 2017 – 13ª edizione del World Karate Championship for Clubs: un mondiale a sigle unite.

Lo scriverà “Samurai”, lo scriveremo anche noi. È stato un mondiale dalle sigle unite. Un mondiale sotto l’egida di un’unica bandiera, quella del grande karate e della rivista “Samurai”.
È un karate dai grandi numeri quello che, venerdì 5 e sabato 6 maggio scorsi, si è presentato a Ferrara, città patrimonio dell’Unesco, con la 13ª edizione del Campionato del Mondo per Clubs – Memorial Daniele Lazzarini, magistralmente scritto, diretto e interpretato da Gsb, al secolo Giacomo Spartaco Bertoletti, anima vera della kermesse lunga due giorni che ha organizzato con “Samurai” un evento dai grandi numeri.
“Un mondiale fatto di tre famiglie – come ha ricordato Gsb durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento a Ferrara -: una con la lettera “A” come Achilli, con Gabriele e la figlia Federica, una con la lettera “B” come Bertoletti, con Gsb e la figlia Natascia, e una più numerosa che ha dimostrato maturità da vendere e di poter coesistere insieme con tante facce sorridenti e soddisfatte alla fine di un grande, e perché no, percorso in salita, che è durato un anno e mezzo, fatta di una lettera “C” come le federazioni che hanno reso possibile tutto questo: la Fikta con il presidente Gabriele Achilli, la Fik con Daniele Mosco, la Fiam con Massimo Di Luigi e la Fesik di Sean Henke, con l’intervento anche della Fijlkam e di personaggi come Carlo Maurizi, Antonio Amorosi, Carlo Francesco Tombolini e Santo Torre”.

Un evento dai grandi numeri che farà della nostra città la capitale mondiale ed europea di questa arte marziale, ma anche un weekend dalla valenza sociale molto importante, con la felicità in campo che la farà da padrona.

Un evento nell’evento, lungo 48 ore, dove piccoli e grandi karateka, ma soprattutto i clubs in primo piano, hanno attirato l’attenzione del karate mondiale, con tutti gli stili in campo, nella città delle biciclette.
Un’amicizia, quella fra Gsb e Gabriele Achilli, che dura da oltre trent’anni e dove uno sguardo e una stretta di mano valgono più di tante parole.
Per riassumere, il “gotha del karate italiano”, a Ferrara, in Italia, come abbiamo scritto su quotidiani e riviste, “dove le massime autorità hanno potuto toccare con mano cosa significa la parola karate, ‘mano vuota’, ma, scevra di annosi conflitti che, grazie a “Samurai”, ha schierato in campo spirito, forza, unione di intenti e amicizia per fare di questo mondiale per clubs un momento di incontro e di confronto e, perché no, di dialogo aperto e costruttivo”.

Si comincia martedì 2 maggio nella sala degli Arazzi della Residenza Municipale a Ferrara. Un evento nell’evento è stata anche la conferenza stampa di presentazione del 13° Mondiale per clubs con una platea di ospiti e autorità d’eccezione: dall’assessore allo sport del Comune di Ferrara Simone Merli che ha creduto per primo a questo grande evento che avrebbe coinvolto numeri record di partecipanti e portato nella città estense una kermesse che in 12 anni ha riunito oltre 13.000 atleti sui tatami di mezza Italia. “Un’organizzazione che ha richiesto un grande impegno da parte di pochi. Certamente un evento dai grandi numeri che farà della nostra città la capitale mondiale ed europea di questa antica arte marziale, ma anche un weekend dalla valenza sociale molto importante, con la felicità in campo che la farà da padrona. Da parte dell’amministrazione comunale c’è totale gratitudine per chi ha messo in campo queste due importanti manifestazioni”.

La scelta di Ferrara non è certo casualeha detto Giacomo Spartaco Bertoletti, editore di Samurai e vera anima del mondialeal di là dell’amicizia che mi lega con il presidente della Fikta Gabriele Achilli. Dopo 9 edizioni del Trofeo Topolino e altre manifestazioni come il campionato europeo Eska nel 1990, il campionato del mondo ITKF nel 2000, svolto in partnership con la città di Bologna, diverse edizioni dei campionati italiani, della coppa Shotokan e di Italia-Giappone con la presenza della squadra dell’Università di Komazawa, Ferrara si è sempre messa in mostra anche per le attività di sport così come per il karate ed è giusto che si torni all’ombra del Castello Estense con qualcosa di sostanzioso, non solo nei numeri, nelle scelte e nelle date. Dopo questi ponti, portare duemila persone dal venerdì, giorno di scuola e di lavoro da tutta Italia e da una parte del mondo, non è una impresa così facile e quindi bisogna guardare ai numeri anche in virtù della data scelta, con una settimana molto corta. Vuol dire che c’è una affezione a questa città, a chi organizza, ma anche a chi ha deciso di partecipare perché significa che i genitori, le strutture, i clubs hanno fiducia in chi realizza l’evento. Ma non è facile perché il mondo del karate è un mondo molto complicato, fatto ancora di invidie e rivalità, ma questa organizzazione è riuscita ad andare oltre, unendo quattro federazioni che hanno reso possibile questo mondiale. Un mondiale di cui abbiamo fatto un’unica bandiera, per lavorare tutti assieme, e dove tutti siano contenti. La parola “karate” non è solo “la mano vuota”, ma indica un concetto, ovvero, quello di stare assieme, un concetto di rispetto e di volontà, lasciando quello delle Olimpiadi, un discorso a parte”.
E il sostegno dell’amministrazione comunale di Ferrara ha fatto sì che la manifestazione registrasse un successo senza eguali nella storia del grande karate internazionale.

Un mondiale di cui abbiamo fatto un’unica bandiera, per lavorare tutti assieme. La parola “karate” non è solo “la mano vuota”, ma indica un concetto, ovvero, quello di stare assieme, un concetto di rispetto e di volontà.

Un incontro di intenti – ha ricordato Gabriele Achilli, presidente della Fiktaquello fra “Samurai” e la città di Ferrara ha fatto sì che con l’amico Gsb abbiamo potuto realizzare insieme questa kermesse che si è rivelata una bellissima manifestazione fatta di amicizia e di rispetto per l’avversario”.
Con lui, come ospiti, il presidente del consiglio comunale Girolamo Calò, il colonnello Filippo Ruffa vice comandante Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ferrara, il sindaco di Ravarino Maurizia Rebecchi, comune molto attivo nelle manifestazioni della Fikta cui la federazione stessa e il comitato regionale dell’Emilia Romagna è stato sempre vicino nel post terremoto, Carla Strulli in rappresentanza dei ristoranti McDonald’s di Ferrara e Stefano Benetti di Orsatti Group, due importanti sponsor che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione insieme a Copma, Orientesport, Zuffellato Computers, Orsatti Cortevecchia 33, Orsatti Pampapato, e i media partner Il Resto del Carlino, la Nuova Ferrara, Estense.com, Telestense, Samurai.

Importanti i numeri della kermesse mondiale: si parte con le società partecipanti, i clubs, i veri protagonisti dell’evento, 14 nazioni presenti (Italia, Algeria, India, Nigeria, Pakistan, Kazakistan, Nepal, Bangladesh, Austria, Olanda, Georgia, Russia, Polonia e Svizzera); 1.132 atleti, 28 squadre di kata, 24 di kumite e il prestigioso patrocinio, oltre a quello del Comune di Ferrara, della Presidenza del Consiglio dei Ministri. E ancora: atleti dai 5 ai 70 anni, da cintura bianca a cintura nera, compresa una categoria per gli atleti disabili, che si sono sfidati in tutti gli stili del karate di tutti gli stili nelle specialità di kata e kumite, individuale e a squadre con il regolamento targato “Samurai”.

Venerdì 5 maggio, la prima “mezza” giornata di gara: prendono il via le prime prove di kata individuale Cadetti A-B, Juniores, Seniores, Veterani, seguite dal kata a squadre, il kata individuale speranze, esordienti per poi passare, a metà pomeriggio, al kumite individuale “Nihon” con tutte le categorie. Si inizia alle 13, puntuali, si finisce alle 20, con le premiazioni cge si susseguono tutte d’un fiato man mano che le prove finiscono. Due le premiazioni più applaudite: quelle dei “super campioni” di kata femminile e maschile: Samuele Miotti (Asd Shiro ryu) e Milani Giorgia (Asd Shiro Ryu).
Da una parte i presidenti di Fik e Fiam, Riccardo Mosco e Massimo Di Luigi a incoronare l’atleta numero uno nel kata e dall’altra i presidenti Fikta e Fesik, Gabriele Achilli e Sean Henke a premiare l’atleta donna campionissima sempre nel kata.

Sabato 6 maggio, seconda e ultima giornata di gara: si comincia alle 8. La gara scorre veloce e alle 11.30 prende il via la cerimonia di apertura del mondiale con Gsb che schiera tutti i partecipanti insieme ad arbitri e presidenti di giuria con tutte le massime autorità al Pala Hilton Pharma. Tutti in piedi a cantare l’Inno di Mameli. Poi il ricordo dello scomparso Daniele Lazzarini, cui è dedicata la manifestazione, seguito dalle parole dell’onorevole Paola Boldrini, deputato del Pd, che ha elogiato “l’organizzazione delle famiglie Bertoletti ed Achilli per avere portato a Ferrara una manifestazione così importante come il mondiale per clubs e uno sport, come il karate, che richiede nella pratica quotidiana grande sacrificio e impegno costante”.
Con lei, il consigliere della regione Emilia Romagna Paolo Calvano e segretario regionale del Pd, che ha ricordato “come il karate sia entrato, finalmente, a far parte del panorama olimpico” e l’assessore allo sport del comune di Ferrara Simone Merli che ha ringraziato ancora una volta Gabriele Achilli, per “aver mantenuto fede alla promessa di portare in città una grande manifestazione”, e il presidente del consiglio comunale Girolamo Calò. Presenti anche gli sponsor, Gabriele Breveglieri per McDonald’s e Alessandro Orsatti, per Orsatti Group, partner indispensabili per l’ottima riuscita dell’evento mondiale.

C’è una affezione a questa città, a chi organizza, ma anche a chi ha deciso di partecipare, perché significa che i genitori, le strutture, i clubs hanno fiducia in chi realizza l’evento.

Si ricomincia con l’agonismo: la gara di kumite individuale “Shobu Sanbon” e “Shobu Ippon” maschile e femminile, le competizioni di kumite a squadre (cadetti e assoluti), il kata individuale bambini e ragazzi con le premiazioni dei Club e dei super campioni di kumite shobu sanbon Simone Scano (Polisportiva Corassori) e Francesca Sini (Yoshokan), shobu ippon Matteo Cuscona (Asd Yama Karate club Milano) e Francesca Gentile (Asd Tzubame).
Tutto questo mentre è in svolgimento, in Turchia, a Kokaeli, il campionato europeo di karate dove la Fijlkam del presidente Domenico Falcone e del presidente del settore karate e consigliere nazionale Sergio Donati ha annunciato la prima, importante medaglia per l’Italia verso le Olimpiadi di Tokyo 2020. E scriveremo su “Samurai”: “un traguardo di partenza per un karate a cinque cerchi. La speranza di tanti, il sogno di pochi, il futuro di tutto il mondo del karate!”. Oss!

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