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Il “creatore” del battojutsu: Hayashizaki Shigenobu

Il battojutsu (抜刀術) è un approccio sistematico all’estrazione e taglio con la spada giapponese inguainata.

Il battojutsu (抜刀術) è un approccio sistematico all’estrazione e taglio con la spada giapponese inguainata, spesso definito come “estrazione rapida della spada” o “estrazione-taglio”. La Sekiguchi Ryu si distinse e si distingue ancora oggi per il suo battojutsu grazie a quel sapere infuso dal suo fondatore, Sekiguchi Jushin, e da coloro che gli succedettero standardizzando e tramandando lo stile.
Quali influenze di stile potrebbero aver inciso nell’ideazione dei metodi di battojutsu della Sekiguchi Ryu? Quello che sappiamo è che Jushin praticò nei suoi anni più verdi con Hayashizaki Jinsuke Shigenobu, ovvero colui che è considerato il vero e proprio ideatore del metodo di estrazione e taglio con la spada come lo conosciamo oggi.
In questo articolo ci focalizzeremo proprio sulle origini dello iai e le vicende che portarono Shigenobu a metterlo a punto.

Quali influenze di stile potrebbero aver inciso nell’ideazione dei metodi di battojutsu della Sekiguchi Ryu?

Le origini del battojutsu risalgono alla metà del 1500, ad opera del giovane Hayashizaki Jinsuke Minamoto Shigenobu (林崎甚助源重信). Sebbene molte scuole attribuiscano la ragione al suo straordinario talento nelle tecniche di “estrazione-taglio” veloce, il motivo per cui egli creò uno stile di spada di questo tipo è da ricercare nelle drammatiche vicende della famiglia in cui nacque.
Per quanto Shigenobu sia ampiamente conosciuto con il cognome “Hayashizaki”, era originario della famiglia Asano. Infatti, era figlio di Asano Kazuma Minamoto Shigeharu (浅野数馬源重治) e Sugano (菅野).
Shigeharu, padre di Shigenobu, era una guardia facente funzione di ispettore capo della sezione settentrionale del palazzo imperiale. Dal 1538 fu impiegato come ufficiale al servizio di Mogami Inaba-no-Kami Mitsuhide (最上因幡守満英),  il sesto signore del castello di Tateoka nella regione di Dewa (l’attuale città di Murayama, prefettura di Yamagata).
Sugano, la madre di Shigenobu, apparteneva alla famiglia Takagi di Tateoka. Shigeharu e Sugano si sposarono nel 1540 ed ebbero Shigenobu a Tateoka nel 1542. Alla sua nascita Shigenobu ricevette il nome di “Tamijimaru” (民治丸).
Nella famiglia Asano la divinità ancestrale oggetto di devozione era “Kumano Myōjin” (熊野明神), indicato anche come “Hayashizaki Myōjin”, la cui effigie era ospitata in un santuario all’interno di “Arayato no Ji” (荒宿の地), un’area situata nella sezione nord-orientale della foresta di Ōkura nel territorio di Hayashizaki. Shigeharu continuò a seguire queste usanze rendendo omaggio alla divinità, insieme alla sua famiglia, ogni qualvolta aveva l’occasione di visitare il santuario di Kumano Myōjin.

Nel 1547 Asano Shigeharu si recò a giocare una partita di Go [un gioco da tavolo strategico per due giocatori, NdA] con un sacerdote del santuario di Kumano Myōjin. Dopo aver trascorso l’intera giornata giocando, si avviò verso casa a notte fonda. Sulla via del ritorno Shigeharu fu preso di mira da un guerriero di nome Sakaichi Unsai (坂一雲斎), che pareva nutrire cattive intenzioni nei suoi confronti. Col favore della notte Unsai tese un’imboscata a Shigeharu e lo uccise. La morte di Shigeharu venne comunicata ai suoi familiari, così come l’identità dell’assassino. In preda all’angoscia e al dolore, Sugano e suo figlio decisero di vendicarsi di Sakaichi Unsai.
Shigenobu e sua madre rimasero a Tateoka, dove all’età di 8 anni iniziò a ricevere un addestramento nel kenjutsu da Higashine Keibu Tayu (東根刑部太夫),un guerriero del castello di Tateoka. Nel 1554 Shigenobu, all’età di 13 anni, iniziò a recarsi periodicamente al santuario di Kumano Myōjin non solo per pregare la divinità ancestrale della sua famiglia, al fine di ottenere protezione e successo nella vendetta, ma anche per ricevere ulteriori insegnamenti che avrebbero perfezionato le sue abilità nella scherma.

Armato della spada di famiglia che utilizzava il padre defunto, chiamata Nobukuni (信國), si allenò nei metodi del kenjutsu.

Armato della spada di famiglia che utilizzava il padre defunto, chiamata Nobukuni (信國), si allenò nei metodi del kenjutsu e lavorò duramente per sviluppare uno stile che si rivelasse efficace contro il suo obiettivo: Sakaichi Unsai. Invece di esercitarsi semplicemente a brandire la spada in modo simile a un duello, Shigenobu si concentrò su tecniche che si sviluppavano attorno all’estrazione della spada dal fodero per sferrare tagli imprevedibili. La spada di famiglia con cui si allenava era piuttosto lunga e misurava 3 shaku e 2 sun (96,96 cm). Probabilmente creata per l’uso sul campo di battaglia, questa spada conferiva a Shigenobu una portata eccezionale. Tuttavia, per usarla efficacemente con tagli rapidi, soprattutto contro chi usava una spada più corta, il ragazzo avrebbe dovuto sviluppare dei metodi per estrarre questa lunga spada con rapidità.

Si narra che nel 1556 Shigenobu si sottopose a uno speciale rituale chiamato Hyakunichi no Sanrō, durante il quale trascorse cento giorni presso il santuario dedicandosi alla preghiera per ottenere una guida nel perfezionamento della sua abilità nel battojutsu. La sera del centesimo giorno Shigenobu fu testimone di una visione divina. Mentre dormiva, gli apparve in sogno Kumano Myōjin che gli mostrò una tecnica segreta chiamata Manji Nuki. Apprendendola, Shigenobu ebbe un’illuminazione sui segreti interiori dell’estrazione della spada. Grazie a questa rivelazione decise di chiamare il suo sistema di spada Shinmyo Hijutsu no Junsui Batto e iniziò ad allenarsi ulteriormente per raggiungere il livello di maestria.

All’età di 18 anni, nel 1559, Shigenobu cambiò il suo nome da “Asano Tamijimaru” a “Hayashizaki Jinsuke Minamoto Shigenobu”. Questo per testimoniare la sua crescita e per rendere omaggio al luogo in cui si era formato come spadaccino. In riconoscimento di questa crescita marziale, il suo sistema di spada oggi è chiamato Hayashizaki Muso ryu, denominazione che sottolinea come egli sia stato divinamente illuminato nei metodi segreti del battojutsu.
Assumendo il suo nuovo nome e il ruolo di spadaccino, Shigenobu si propose di realizzare il desiderio di vendetta della sua famiglia nei confronti dell’assassino di suo padre. Tuttavia, ciò non avvenne nell’immediato, poiché era necessario del tempo per rintracciare Unsai. Nel 1561 Shigenobu riuscì a individuarlo presso la sua abitaizione nella capitale Kyo (l’attuale Kyoto). I dettagli dello scontro variano a seconda della fonte che li racconta, quindi, non ci sono informazioni concrete su come si svolse. Ad ogni modo, tutte le fonti concordano sul fatto che Shigenobu riuscì ad abbattere Sakaichi e a vendicarsi con successo. Completata la sua missione, tornò nella sua città natale e rese omaggio al santuario di Kumano Myojin dove offrì in dono anche la spada Nobukuni.

Una volta tornato a casa, Shigenobu si prese cura della madre malata. Nel 1562, un anno dopo aver compiuto con successo la vendetta, Shiguno morì. Non avendo altre responsabilità Shigenobu lasciò Hayashizaki intraprendendo un viaggio per il Giappone allo scopo di affinare ulteriormente le sue abilità marziali. Attraversò alcune zone ben note per i loro stili marziali. Ad esempio, si narra che nel 1563 si recò a Kashima e ricevette gli insegnamenti di Tsukahara Bokuden (塚原卜傳), fondatore del Kashima Shinto Ryu. Shigenobu riuscì ad apprendere il metodo segreto della tecnica superiore del Kashima Shintō Ryu chiamata “Ichi no Tachi”. Inoltre, si dice che abbia studiato Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu.
Al di fuori dell’addestramento al kenjutsu, Shigenobu studiò l’Onmyo Kaigo durante il suo soggiorno a Ichi-no-Miya (l’attuale Omiya) nel Paese di Owari (l’attuale prefettura di Aichi). La filosofia dell’Onmyo Kaigo fu incorporata anche nel suo stile di estrazione della spada.

Il suo nome e il suo sistema di estrazione della spada continuano a vivere ancora oggi.

Oltre all’allenamento personale di kenjutsu, Shigenobu assunse il ruolo di istruttore del proprio sistema di scherma. Nel 1563, infatti, soggiornò per qualche tempo a Yonezawa (Aizu, Prefettura di Fukushima). Durante questo periodo, addestrò al suo stile di battojutsu gli abitanti del villaggio di Akai (Wakamatsu, prefettura di Fukushima).

Nel corso del suo errare Shigenobu acquisì altri studenti. Tra i nomi di spicco che svilupparono il proprio stile di estrazione della spada sulla base degli insegnamenti di Shigenobu, oltre a Sekiguchi Ujimune, vi sono i seguenti:

  • Toshimo Tsuke-no-Kami Motoharu (fondatore dello Shinmei Muso To Ryu);
  • Tamiya Heibe Shigemasa (fondatore dello Tamiya Ryu);
  • Katayama Hoki-no-Kami Hisayasu (fondatore dell’Hoki Ryu);
  • Takamatsu Kanbe Nobukatsu (fondatore dell’Ichi-no-Miya Ryu).

Negli ultimi anni di vita, Shigenobu risiedé per circa un anno nella residenza del suo allievo Takamatsu Kanbe Nobukatsu a Kawagoe, Bushu (l’attuale città di Kawagoe, prefettura di Saitama). Nel 1617 partì per un breve soggiorno a Ou (zona nord-orientale del Giappone), ma si ammalò gravemente durante il viaggio e morì.
Sebbene Shigenobu sia defunto in modo prematuro, il suo nome e il suo sistema di estrazione della spada continuano a vivere ancora oggi, tanto che in riconoscimento della sua vita, il santuario di Kumano Myōjin fu rinominato “Iaijinja” (居合神社).

 

BIBLIOGRAFIA

Curtis (nickname) (2019), Hayashizaki Shigenobu: Pioneer of Sword-Drawing, https://lightinthecloudsblog.com/, 4 settembre.

Maurizio Colonna (2020), Arti Samurai: Armi e scienza militare della Sekiguchi Ryu, Pubblicazione indipendente.
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Maurizio Colonna (2022), Tecniche con armi della Sekiguchi Ryu, ARTI SAMURAI Vol. 2. Pubblicazione indipendente.
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