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2° Incontro corso Istruttori-Maestri 2015/2018

2° Incontro corso Istruttori-Maestri 2015/2018
Disegni di Marco Bracciani.

2° Incontro, 16-17-18 ottobre 2015. Bello il clima di reciproca collaborazione che gli allievi del corso hanno iniziato a creare già da questo 2° incontro.

(in Karate Do n. 40 ott-nov-dic 2015)

Venerdì 16 ottobre 2015 si è tenuto a San Felice sul Panaro il primo full immersion FIKTA che ha interessato circa 80 aspiranti tra Istruttori e Maestri. La parte pratica si è tenuta presso la nuova palestra al servizio della scuola primaria “L. A. Muratori”, nel nuovo complesso scolastico di via Montalcini. La presentazione di questo nuovo incontro è stata onorata dalla presenza del Sindaco di San Felice sul Panaro, che ha ringraziato i rappresentanti della Federazione per aver accettato di svolgere le lezioni presso le loro nuove strutture, messe a completa disposizione della FIKTA, realizzate dopo il terremoto del maggio 2012.
Il M° Maurizio Moggi promotore e organizzazione del corso, in queste tre giornate, dal 16 al 18 ottobre 2015, ha voluto ricordare il drammatico evento che ha colpito questa zona del modenese consegnando una targa alla figlia di un suo allievo tragicamente scomparso.

In palestra abbiamo seguito 2 importanti LEZIONI PRATICHE.
La prima con il M° Munari, il quale attraverso il Ten No Kata ci ha permesso di acquisire tecniche fondamentali e propedeutiche per il corretto apprendimento dei Kata Heian (fondamenta sulle quali costruire i successivi Kata superiori).
Il secondo incontro pratico, sabato mattina, è stata onorato dal M° Ukmar il quale ha tenuto con grande carisma, spirito di entusiasmo e coinvolgimento una lezione per l’apprendimento delle tecniche di Kumite previste nel programma federale a partire dall’acquisizione del Kyu 8° (cintura gialla).
Le lezioni pratiche svoltesi in questo indimenticabile week end, ci hanno fatto comprendere l’enorme potenziale che possiamo attingere da questo corso. Riprendere tecniche basilari di Karate nella veste di cinture nere è tutt’altro che annoiante, anzi, è un’occasione unica e rara per migliorare le nostre capacità, per riflettere sulle nostre debolezze, per scoprire metodi e stratagemmi, per far apprendere e accettare con consapevolezza e autentica passione quello che andremo a trasmettere e insegnare agli allievi che, a dire del Maestro, “Imparano facilmente i nostri difetti”.

Prima di iniziare questo corso ero titubante. Sapevo che sarebbe stato un percorso difficile, ma non era la difficoltà a frenarmi.

Grande interesse ha destato la lezione sulla “Psicofisica del Karate tradizionale” del M° Benocci dalla quale abbiamo appreso importanti nozioni e principi della fisica che interessano le tecniche usate nel karate.
Dalla lezione sull’arbitraggio diretta dal M° Vignoli è stato possibile acquisire fondamenti e regole di condotta che devono essere rispettate dagli arbitri, nonché le diverse figure arbitrali esistenti nella FIKTA.
Interessanti anche la lezioni del M° Puricelli sulla “Storia del Karate”; del M° Matsuyama sulla “Cultura giapponese”; del M° Pesce sulla “Calligrafia Giapponese”.

Infine, nella mattinata di domenica, il M° Campini ha chiarito i diversi aspetti relativi alla “Conduzione e organizzazione della gara”, permettendoci di comprendere la difficile attività di compilazione del “Verbale di Gara”. Ultima, ma non meno importante, la lezione del Com. Seraglia (ex pilota) che ha illustrato slide e video molto interessanti allo scopo di trattare un argomento di fondamentale importanza: “Saper prendere decisioni efficaci in condizioni estreme”.
Le lezioni teoriche si sono tenute presso la sala del Consiglio comunale, a circa 800 metri dalla palestra. Negli spostamenti non abbiamo avuto nessun tipo di problema sia grazie alla breve distanza che intercorreva tra le due strutture, sia grazie all’efficiente coordinamento e alla concreta presenza del M° Moggi.

Come diceva Jack Canfield: “Tutto quello che vuoi è dall’altra parte della paura”.

Vorrei sottolineare come l’impatto di questo incontro, già dal primo momento, sia stato molto positivo, facendomi sentire a mio agio, permettendomi di affrontare con lo spirito giusto un arduo impegno come quello che ha caratterizzato questo full immersion. L’invito a socializzare all’interno del gruppo è sempre stato ribadito dal M° Contarelli fin dal primo giorno di corso, per cui si avverte un clima di reciproca collaborazione e non a caso questa permanenza è avvenuta in un luogo come San Felice su Panaro dove la gentilezza dei cittadini è sempre apparsa in modo evidente e in ogni contesto. La nostra presenza è stata ben accolta facendoci sentire a casa nostra. Sicuramente da non sottovalutare il supporto economico che è scaturito dal nostro afflusso e che in qualche modo ha creato anche un piccolo indotto per gli esercenti. Dunque, l’aver partecipato, seppur indirettamente, a un’azione di solidarietà è qualcosa che fa onore sia alla FIKTA sia a noi stessi. Un sostegno a una popolazione che ha sempre trovato l’occasione per scambiare due chiacchiere in amicizia e manifestare cordialità e simpatia. 

Prima di iniziare questo corso ero titubante. Sapevo che sarebbe stato un percorso difficile, ma non era la difficoltà a frenarmi. Ciò che mi rendeva dubbioso era l’eventualità di trovarmi ad affrontare giornate lontane da casa, senza poter contare sulle proprie quotidiane certezze, nonché trovarmi a rivivere situazioni complesse in luoghi non conosciuti: arrabattarmi alla ricerca di luoghi in cui dormire e mangiare, o doversi arrangiare continuamente, ovunque e comunque. Oppure, ritrovarsi in un ambiente di persone che sono in competizione tra loro e che cercano di prevalere uno sull’altro, magari restie a far amicizia. Quello che mi è apparso invece è l’esatto contrario, come diceva Jack Canfield: “tutto quello che vuoi è dall’altra parte della paura…”* E qui la paura di cominciare un percorso difficile è stata letteralmente sconfitta!
La collaborazione nello scambio di appunti, o di informazioni pratiche e teoriche, è stato il perno che ha animato questo fine settimana, perché in queste giornate, ricche di interessanti argomenti, abbiamo avuto non sono lezioni tecniche, ma anche di vita. Umiltà, rispetto e passione sono gli ingredienti principali che traspaiono dagli insegnamenti che stiamo ricevendo. 

Qui il resoconto degli altri incontri.

*Jack Canfield è il fondatore e il co-creatore della serie di libri Una Tisana Calda per l’Anima, conosciuta in Italia anche come Brodo Caldo per l’Anima, best seller stampato in più di 51 titoli e 80 milioni di copie in 39 lingue. È apparso in qualità di “Maestro” nel libro The Secrete nell’omonimo Film e DVD [n.d.r.]

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