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Il Kyosaku

del Maestro Perlati

Non cercare di diventare un uomo o una donna di successo, ma piuttosto cerca di essere un uomo o una donna di valore. (A. Einstein)

Ho accettato di rimettermi in discussione attraverso una rubrica di Karate Do, perché non potevo starmene da parte quando altre persone entusiaste erano pronte a mettersi in gioco per il karate.
Questa rubrica ha la presunzione di farci interrompere un attimo quello che stiamo facendo e, a bocce ferme, riflettere su cosa stiamo facendo, come lo stiamo facendo e dove vogliamo andare.
Sono certo che molti di noi, in silenzio, senza apparire, praticano karate non solamente come attività fisica, ma soprattutto come disciplina mentale per scopi più profondi. È a loro che mi rivolgo, per aprire un confronto sulle esperienze fatte e sugli obiettivi da raggiungere.

Quante volte siamo caduti e ci siamo rialzati, quante volte ci siamo illusi e abbiamo dovuto ricrederci, quante volte ci siamo trovati su strade sbagliate, quante volte abbiamo avuto paura, quante volte eravamo in mezzo al guado e non abbiamo avuto il coraggio di andare sull’altra riva?
Praticando ho capito che non dobbiamo chiuderci in noi stessi, soddisfatti delle nostre certezze, ma che dobbiamo aprirci al confronto, perché non siamo avversari bensì compagni di viaggio nella vita.
Ognuno di noi può dare il proprio contributo e mi auguro che questa rubrica aiuti a cogliere l’obiettivo.