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A Papa Francesco la cintura nera ad honorem

Straordinaria iniziativa della Musokan Lecce con la collaborazione di Fikta e Isi asd.

Il prestigioso grado di cintura nera di Karate è stato conferito ad honorem al Santo Padre. La straordinaria iniziativa è divenuta realtà il 28 febbraio 2018 grazie all’interessamento di dirigenti, maestri e atleti della palestra Musokan Karate Lecce, che hanno coinvolto la Fikta (Federazione Italiana Karate tradizionale e discipline affini) e l’Isi asd (Istituto Shotokan Italia) in un percorso dal forte significato spirituale.
L’idea è nata al termine di un periodo travagliato per la società sportiva pugliese e per la famiglia che la gestisce da molti anni, che ha dovuto affrontare varie difficoltà e che grazie anche alla forza di volontà ha conosciuto una vera e propria rinascita sotto il segno del Karate. Il desiderio di ringraziare è stato l’impulso che ha portato all’incontro con il Santo Padre. L’iniziativa è stata apprezzata fin dall’inizio dai vertici federali del Karate tradizionale, che hanno dimostrato entusiasmo, sostenendo il presidente del Musokan Lecce Luca Pinto e il direttore tecnico Sergio Pinto nel loro sogno e contribuendo fattivamente alla sua realizzazione.
La motivazione del riconoscimento, si legge nel diploma consegnato insieme alla cintura nera al Santo Padre, è “per il suo grande impegno volto alla salvezza del pianeta e di tutto il creato così come indicato in uno dei principi del Karate Shotokan tradizionale – Reigi O Omonzuru Koto”.

Per il suo grande impegno volto alla salvezza del pianeta e di tutto il creato così come indicato in uno dei principi del Karate Shotokan tradizionale – Reigi O Omonzuru Koto.

La delegazione presente in Vaticano comprendeva, oltre al direttivo del Musokan, una rappresentanza di atleti con le rispettive famiglie, il consigliere nazionale Fikta M° Angelo Torre e il Presidente dell’Isi asd M° Rino Campini.
È più di un anno che io e mio padre Sergio, apprezzato tecnico federale, avevamo progettato l’incontro con Papa Francesco – ha spiegato Luca Pinto –, ma come si può ben immaginare la cosa non è stata di facile attuazione. Sei mesi fa ho avuto l’opportunità di potermi mettere in contatto con le Autorità Vaticane e chiedere se tale incontro fosse fattibile e avuto l’assenso abbiamo subito contattato la nostra Federazione. Ne ho parlato in vari momenti con i Maestri Giuseppe Perlati, Carlo Fugazza, Rino Campini e Angelo Torre, che ringrazio pubblicamente per la disponibilità, la sensibilità e l’affetto dimostratomi in ogni momento delle svariate telefonate intercorse. Ci hanno lasciato piena autonomia nelle decisioni e si sono dimostrati entusiasti sin da subito della nostra iniziativa”.

L’emozione legata all’esperienza vissuta è molto forte, ha ricordato Pinto:Trovarsi al cospetto del Santo Padre è stato indimenticabile, come indimenticabile è stato poterlo abbracciare e spiegare il motivo del conferimento della cintura nera ad honorem, del diploma con la motivazione e di cosa fosse l’Istituto Shotokan Italia e il gagliardetto federale Fikta. Io e mio padre Sergio eravamo visibilmente emozionati, il Santo Padre ci ha chiesto la città di provenienza, aggiungendo che comprendeva perfettamente l’importanza di quel grado essendo stato, da giovane, uno sportivo”.

L’invito a partecipare all’evento mi è giunto prima a livello personale, poi come rappresentante della Federazione – ha raccontato Angelo Torre –. Conosco la società Musokan Lecce da oltre 30 anni e mi lega a loro una profonda amicizia, consolidata anche dall’organizzazione del Campionato di Karate del Centro Sud. Sono come rinati dopo aver superato momenti di grande difficoltà, quindi, l’incontro con il Santo Padre assume un alto valore spirituale e morale. L’esperienza è stata molto coinvolgente, mi ha colpito il numero straordinario di persone presenti, molti giovani. Papa Francesco si è fermato con tutti, con una parola di conforto, un abbraccio, soprattutto con i bambini”.

Il Santo Padre … comprendeva perfettamente l’importanza di quel grado essendo stato, da giovane, uno sportivo.— Luca Pinto

L’iniziativa è davvero speciale – ha aggiunto Rino Campini -, è la prima volta che accade nel mondo e assume un valore ancora più grande perché il Santo Padre ha detto di essere stato uno sportivo. Ci ha fatto piacere sapere che il gesto del conferimento della cintura nera è stato percepito nella sua importanza”.
L’incontro, avvenuto in un angolo riservato della grande sala Paolo VI, si è concluso con i ringraziamenti di Papa Francesco da estendere agli organi federali e all’Istituto Shotokan Italia e con le foto di rito a immortalare lo straordinario e indimenticabile evento. Un’intensa giornata, scandita da sorrisi e terminata con un ricordo indelebile nel cuore.

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