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“A cannone ragazzi!” Le impressioni di alcuni agonisti prima dell’ESKA 2016

“A cannone ragazzi!” Le impressioni di alcuni agonisti prima dell’ESKA 2016

ESKA2016 – Chalkida, Grecia. È finalmente ora d’andare! La Nazionale italiana FIKTA è in partenza per il Campionato europeo del 25-27 novembre.

In occasione del Campionato europeo ESKA, che si disputerà a Chalkida, in Grecia, nei giorni 25-27 novembre, pubblichiamo i nomi della rappresentativa nazionale.
Agli agonisti Fikta convocati abbiamo anche chiesto di raccontarci le loro impressioni prima della partenza, condividendo con noi le emozioni del pre-gara. Ecco cosa ci hanno risposto.
Seguiamo e sosteniamo questi giovani atleti e facciamo loro un grande “In bocca al lupo!”.

ALESSANDRO MEZZENA
Partire con la Nazionale e rappresentare il proprio paese a un Campionato internazionale (Europeo o Mondiale) credo sia la gioia massima che un atleta possa vivere! Da bambino ho cominciato karate sognando di diventare campione europeo e del mondo. Dagli spalti guardavo le gare di Roberto Mariani chiedendomi se sarei mai riuscito a diventare come lui, se sarei mai stato parte di una squadra che rappresenta un intero paese, se avrei mai avuto questo onore… Un anno fa ho partecipato al mio primo Mondiale WSKA e quest’anno mi aspetta la Grecia.
In questa avventura avrò vicino due compagni come Nicola Bianchi e Francesco Rocchetti, con i quali nel tempo ho legato sempre di più: due atleti di altissimo livello, con cui spero di poter raggiungere quel gradino che fa sembrare più alti di tutti. Abbiamo fatto tanti sacrifici, abbiamo sudato tanto insieme nei mesi passati e, in questa occasione, speriamo di ripagarci con una grande gara e dei grandi Kata.

Essere fra i pochi che vanno via è già un grande onore.

GIULIA GABRIELI
Quando entri a far parte della squadra Nazionale, incomincia un nuovo percorso, dove ti prefissi diversi obiettivi. Dopo aver vinto il Mondiale in Polonia, mi sono posta un obiettivo: trovare una rivincita con la mia squadra per arrivare al cosiddetto primo gradino e non accontentarci del terzo posto.
È stata un’emozione vedere la seconda convocazione al campionato Europeo, ci ho sempre sperato, fino all’ultimo, non ho mai mollato la presa nonostante la preparazione sia pesante.
Credo molto nella mia squadra, la sento più unita e forte. Non mi sono mai concentrata sui limiti della mia condizione fisica, ma ho sempre cercato di intuire le possibilità, le sfide che potevano lanciarmi.
In generale è una responsabilità, non solo per il significato sportivo del gareggiare a livello internazionale, ma la responsabilità è legata al mio percorso, sia individuale che a squadre. Quest’anno gareggerò per entrambe le categorie, juniores e seniores, sarà dura vista la mia giovane età, ma voglio giocarmela tutta.

NICOLA BIANCHI
“Ogni volta è come la prima volta” si sente dire da tutti, ma per quanto mi riguarda non è così. La prima volta era paura e sorpresa, la seconda paura e voglia di crescere, la terza e quelle successive erano diventate un impegno importante da affrontare col coraggio maturato dall’esperienza. Oggi, dopo diverse convocazioni ed esperienze, il campionato europeo non fa paura e non c’è bisogno di coraggio per competere. Si è trasformato in un momento preciso in cui poter dare sfogo a mesi di adrenalina, di allenamenti, di prove personali, di voglia di ottenere il proprio risultato, di emozioni caricate. Esatto! L’emozione più grande, per un campionato come quello che ci aspetta, è nei mesi e nei giorni precedenti, quando si cerca di caricare se stessi, accumulando qualsiasi cosa utile per la riuscita finale. È come tendere un arco e sentire la freccia incoccata, come quando si punta il bersaglio arco alla faccia, e con gli occhi cambiamo la messa a fuoco da punta della freccia a centro del bersaglio. Poi arriva quel momento e la freccia viene lanciata. Durante la gara, quello che siamo non può cambiare: la freccia non può aumentare velocità o precisione una volta lanciata. Arrivata al bersaglio la gara è finita. Primo, secondo, terzo o fuori… il bersaglio è tutto fatto alla scoccata. Però, com’è bello fissare il bersaglio, la freccia, puntare e sentire le braccia impegnate mentre lo si tende.
Concludo questa divagazione con una frase che mi ha passato il mio ex compagno di nazionale Simone Pontiggia e che da qualche anno condivido con i miei compagni: “A cannone ragazzi!!”.

ANNALISA CASINI
Spesso quando si racconta di un’esperienza importante come una gara internazionale, si pone l’accento sulla competizione in sé, sul grande momento che lascia un segno indelebile nel vissuto di tutti noi. In realtà la magia inizia molto prima. Almeno per noi della Samurai. Dal momento in cui arrivano le convocazioni al campionato, quindi, circa due mesi prima, ogni giorno un pensiero, anche frettoloso, va alla trasferta. Ovviamente, per noi ragazze un importante quesito è “Cosa indosserò quest’anno al Party delle nazionali di fine gara?”… E la ricerca diventa collettiva, tra messaggi e telefonate che, semplicemente, uniscono la squadra anche al di fuori della pratica.
Per non parlare dell’attesa delle iscrizioni. Come tappa fissa, la sera, dopo allenamento, ci attende il sito ufficiale del Campionato dove, con trepidazione, vediamo crescere il numero di atleti partecipanti al circuito. In palestra il clima è piacevole, tutti tendono a darci una mano con gli allenamenti. Il nostro maestro Mauro e tutti gli altri, agonisti e non, che vivono l’esperienza attraverso le nostre emozioni, ci sostengono in ogni momento, ricordandoci che anche sul tatami non siamo mai veramente soli.
Solitamente la partenza della trasferta è da Milano. Quindi noi, onde evitare ritardi, inconvenienti ed eccessiva stanchezza, raggiungiamo Milano il giorno prima della partenza ufficiale, ospitati ogni volta da qualche amico, o parente, che con fiera complicità si rende partecipe di quest’avventura.
Ormai siamo a Milano, la valigia (se così vogliamo chiamare il nostro “armadio con le ruote”) è già pronta da un paio di giorni. Nicola guarda noi ragazze con la solita calma, troppa calma considerato l’evento! Ovviamente, lui non è mai agitato. Per questo noi, altruiste come siamo, ci agitiamo anche per lui…
La serata passa nella solita pratica di preparazione di ‘schifezze’ (tra cioccolate e snack) da portare con noi e da dividere con il gruppo. La sveglia è impostata (su almeno tre apparecchi diversi) ed è ora di andare a dormire. Dopo una notte costellata di sogni con podi, medaglie, ma anche tanta paura, è finalmente ora di andare!

Il M° Mauro e tutti gli altri, agonisti e non, che vivono l’esperienza attraverso le nostre emozioni, ci sostengono in ogni momento, ricordandoci che anche sul tatami non siamo mai veramente soli.

FRANCESCO OUATTARA
Il Campionato ESKA è sempre stato uno dei miei preferiti, perché è il campionato di karate che esprime al massimo livello lo stile Shotokan e vi si incontrano i migliori atleti di questo stile.
Il risultato di gara per me è sempre un’incognita, perché dipende da me e da come gestisco le emozioni (forti) sul tatami, soprattutto per quanto riguarda la mia gara individuale.
In merito alla prova a squadre, finora sono riuscito a fare sempre meglio della gara individuale e questo grazie alla forza della squadra, che proviene dal legame che abbiamo e da quanto ci sosteniamo l’uno con l’altro. Infine, per quanto riguarda la preparazione, mi sono allenato tutta l’estate e continuo tuttora, soprattutto nell’ambito della sfera emotiva e psicologica che, nel mio caso, hanno un’importanza predominante.

FRANCESCA RE
Questi giorni prima del campionato sono giorni di grande tensione sia fisica sia mentale. Ci prepariamo un anno per arrivare a esprimere tutto noi stessi in un minuto di gara. In quel minuto metti in gioco tutto e l’emozione è a volte troppa, tanto da giocarti brutti scherzi. Ma quando sei lì devi rischiare il tutto per tutto e comunque andrà festeggeremo, perché essere fra i pochi che vanno via è già un grande onore. Ciò non toglie che faremo di tutto per vincere e conquistare il campionato europeo.

 

DELEGAZIONE FIKTA

Official
M° Campini Rino –  Presidente
Dott. Balzano Rino – Medico

Allenatori
M° Acri Pasquale – Kata
M° Campari Silvio – Kumite

Arbitri
M° Cialli Marco
M° Lazzarini Paolo

Atleti convocati:

KATA
Re Francesca – Zoshikan Montecatini
Casini Annalisa – Zoshikan Montecatini
Gabrieli Giulia – Karate Club Bagnolo
Bianchi Nicola – Zoshikan Montecatini
Mezzena Alessandro – Ki Dojo Verona
Rocchetti Francesco – Shotokenshukai Caravaggio
Cuscona Fabio* – Yama Karate Club Milano

KUMITE
Cuscona Fabio* – Yama Karate Club Milano
Cuscona Matteo – Yama Karate Club Milano
Guidetti Giovanni – M. Nakayama Reggio E.
Tinelli Francesco – C.S.K.S. Serravalle Sesia
Zanovello Stefano –  Hagakure Solbiate
Ouattara Francesco – Renbukan Treviso

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